sabato 4 luglio 2009

DIRITTO A CHE ALFANO MI LASCI I COGLIONI

Si fa un gran parlare di libertà d' informazione. Si fa anche un gran parlare dell' ultimo I-Phone. Si fa un gran parlare perfino di uno spugnoso mostro delle fogne in America. "Si fa un gran parlare": significa che la gente non parla davvero, ma che un argomento monta in maniera reticolare.

Wow. Entusiasmante come un paio di calzini vecchi di Jaap Stam. Però:

Il tema è questo: Alessandro Gilioli ha lanciato, insieme a Enzo Di Frenna e Guido Scorza, una giornata nazionale di "sciopero" dei blogger italiani contro il decreto Alfano sulla sicurezza in rete. Io sono allergico alle adunate di popolo e alle proteste di massa; e sarebbe da ingenui, io credo, non ravvisare il fatto che ci sono poche entità collettive più stupide e spaventose della "massa". La massa seguirebbe una lucina colorata anche giù da un burrone, girdando "la torta è tutta mia e mi metto i pantaloni al contrario e il cerchietto di Minnie quando cazzo voglio". Sotto quest' aspetto siamo sostanzialmente dei lemming che sanno usare una tastiera Qwerty e che mettono ombrellini sulle bevande colorate.

(Ovviamente non è uno sciopero: uno sciopero dei blog avrebbe meno senso di uno sciopero di dipendenti pubblici basato sul timbrare il cartellino in ritardo, o di uno sciopero dei numismatici. Chi cazzo se ne accorge se i blogger non pubblicano niente per un giorno? Si tratta invece di pubblicare ognuno qualcosa -a suo gusto e giudizio, ma con un minimo di coordinazione- contro il decreto Alfano nel giorno 14 Luglio)

In più, non so quasi nulla di questi signori. Del Gilioli "sociale" qualcosa, dal suo blog, si capisce. Degli altri due boh. Non mi sono neanche scapicollato a interessarmene.

Il mio parere, d' impatto, è molto simile a quello di LiveFast (che se mai diventerà re di qualcosa, passerà probabilmente alla storia come "Livefast I il Disilluso") che potete leggere qui, con tanto di thread di approfondimento.

Ci sono opinioni abbastanza disparate, in merito. Qualcuno dice che in fondo non cambia niente, che è un piagnisteo all' italiana tipico di quella cultura corporativa anticivica che tanto ci ha divertito dal dopoguerra ad oggi e che simpaticamente ci trascina verso il default economico. Non è impossibile. Ma è un argomento di merda.

Quindi mi sento di dover dire il perché ho deciso di partecipare all' iniziativa (mi trovate tra i link in grassetto). Il motivo è più che altro questo, se devo essere sincero:



Angelino Alfano mentre viene ipnotizzato da un fotografo nudo

Che questo curioso malinteso genetico legiferi, beh, mi è francamente insopportabile. E non solo sulla rete. Su qualunque cosa. Dovesse legiferare sulla ristrutturazione del condotto fognario del mio condominio, la situazione sarebbe pressoché identica. Alfano: un ex-democristiano, supposto frequentatore di matrimoni camorristi, scappato dalla gonna materna all' apice di tangentopoli e immediatamente rifugiatosi tra le pelose braccia della neoformata Forza Italia, il cui primo atto di rilievo è stato barricare il suo padrone dietro la cortina del suo "lodo" omonimo (un "lodo", tra l' altro, è una specie di accordo; in questo caso, come ricorderete, non si tratta di un "lodo", ma di un ricatto, in quanto viene approvato "al posto" della blocca-processi, che avrebbe portato comunque l' immunità al premier, ma anche danni più generali e meno contrallabili, tramite il blocco di TUTTI i processi per un anno intero).
Io questo qui non lo voglio neanche a trascrivere le sedute del parlamento dell' Andorra. Altro che leggi e lodos. Questo antropoide deve tornare al suo posto morale e civico, quello di avvocato difensore di imputati di mafia o corruzione in atti pubblici. Giacché non possiamo mandarlo ad Antigua con una valigia di cartone e 50 euro in schede telefoniche, almeno tenetelo lontano da Montecitorio. Perdio.

Le leggi sull' informazione ci sono già: questo è l' unico punto che mi interessa. Se qualcuno aggiunge una legge restrittiva (anche fosse di pochissimo), quello che si prefigura è un ricatto. Facilitiamo le cause, le denunce e le richieste di rettifica, così i social network ci penseranno più e più volte prima di inalberarsi. Avranno un po' più di timore reverenziale. E' questo che non sopporto. Questo viscido, rettiliano e continuativo sbocconcellare i diritti e la pazienza delle persone. Non ho mai avuto terrore reverenziale di una scimmia (forse di un gorilla, non di una scimmia). Non vedo perché cominciare adesso.

Ecco perché aderisco. In più c' è la curiosità di vedere come si evolve la prima iniziativa politica e collettiva della blogosfera in Italia. Ma come ho scritto su Sviluppina: Fermo restando, lo dico anche ai promotori dell’ iniziativa, che se poi, nel tempo, diventa una cosa tipo “YEAH! i blogger si sono uniti, ora pretendiamo leggi, stipendi, tutele, sindacato ecc.” vi mando affanculo con la velocità di Rocketeer e i post inizio a metterli ogni quattoridici del mese CONTRO le vostre -eventuali- teste di cazzo.

In un prossimo post, comunque, analizzerò quanto fanno schifo i loghi fin qui ideati per quest' iniziativa. Sembrano fatti dai fan di Beppegrillo del cazzo. Mi sa che mi sto già pentendo. Bleurgh.

Comunque, il sito che raccoglie l' iniziativa è DirittoAllaRete.Ning.com, e questa è la mia ridicola e mediocre pagina personale sul suddetto portale.

17 commenti:

Artemisio ha detto...

Non ho letto il testo della legge. Se c'è una cosa che detesto di più di leggere un testo di legge è leggere un testo di legge di cui vorrei capire gli intenti.

Ma se hanno avuto l'impulso di legiferare in merito, escludendo un loro eventuale ed ipotetico ritardo mentale che li spingerebbe a legiferare con la stessa logica con cui un tricheco spastico assocerebbe delle foto alle persone in esse ritratte ritratte - voglio essere ottimista, è perché qualcosa la vogliono veramente moderare, se non mettere a tacere.

Non ci riusciranno, ma l'intento è deplorevole ed empio quanto uno schizzo di sborra negli occhi di vostra madre.

Unknown ha detto...

Credo che mia madre, piuttosto di farsi schizzare della sborra addosso da Alfano, mangerebbe merda in un gulag.

Comunque il testo della legge è linkato, ed è più breve di quello che immagini. Anzi, è più breve di quanto breve te lo immagineresti dopo aver visto la faccia di Alfano.

lo zio Giorgio ha detto...

Essendo io un uomo di merda®, ho deciso di adottare l'atteggiamento di Zelig a riguardo: educazione cinica rigetta l'iniziativa? Sono d'accordo. Tu vi aderisci? Sono d'accordo. Non so che valore simbolico-profetico possa avere il fatto che il 14 luglio è esattamente il giorno in cui raccolgo le mie carabattole e parto per il mare, ma secondo me serve a ricordarmi che questa questione è al disopra delle mie capacità di discernimento: ho la stessa reazione vedendo uno cagare sul motore di un fuoribordo per spegnerlo. Non so che cazzo dirne. Ricapitolando: bloggare ha l'impatto sul mondo che può avere lo scaccolarsi. Su questo credo possiamo essere d'accordo. Ma proprio per questo, che reazione posso avere davanti a uno (con quella faccia lì) che legifera contro il diritto di scaccolarsi? Di certo mi posso solo indignare, quindi aderirò allo sciopero bloggher del 14. La prova che quel giorno, in segno di protesta, non scriverò alcun post è data dal fatto che starò partendo per il mare.
Porca puttana, quando mi incazzo mi incazzo...

Unknown ha detto...

Grazie, Zio. Tu capisci tutticcòse.

Prefe ha detto...

ciao woland
io faccio il cazzo di krumiro invece.
Non che l'iniziativa non sia giusta, ma sinceramente penso che se i blogger (ma ci vorrebbe piu` l'aiuto dei semplici nerds) volessero fare qualcosa di collettivo dovrebbero cercare di creare danno , in qualche modo. Come gli scioperi con la produzione (che poi e` tutta da vedere...)

Leggasi spam e iniziative scurrili e passibili di denunce varie ed eventuali, ma che mostrino che la rete puo` rompere le palle. Poi tanto se 1 milione di persone fa qualcosa di "illegale" (che sia pubblicare un padre nostro in cui si chiede la morte di Berlusconi... ad esempio) mica te li puoi andare a prendere tutti.
Spero.

Inoltre, come ben dici tu, per gente come alfano bisognerebbe protestare tutti i giorni solo perche' esiste, o perche' scoreggia senza avvertire.

Unknown ha detto...

Infatti io ho proposto senza particolare vergogna il mailbombing del ministero dell' interno. Poco entusiasmo nelle risposte.

Alessandro B. ha detto...

Perché sono qui,invece di sbevazzare in qualche locale cercando inutilmente di rimorchiare non lo so neppure io.
Lo sciopero è uno strumento vecchiotto; per più di un secolo è stata un'arma efficace (spesso molto efficace). Adesso dà l'impressione di essere superato o controproducentre o autolesionista.
Nei pubblici servizi -trasporti, sanità ecc.- poi, raggiunge livelli di demenza.
Uno sciopero dei blogger, che può essere un'iniziativa interessante, mi suona strano. Un'arma del secolo scorso sul web?

Credo che il DDL Alfano non possa molto, al momento, contro i blog (così mi auguro). Senza la collaborazione delle grosse imprese di TLC, software, provider ecc. rimarrà una delle tante leggi italiane inapplicate.
E' vero che le imprese nominate sopra hanno dimostrato più volte (Iran, Cina) di essere disposte a collaborare con i governi. Altrimenti niente commesse e appalti. Per il momento (solo per il momento?) non è il caso dell'Italia.

Leggo liveFast tutti i giorni; mi piace iniziare la giornata con qualche cosa di intelligente (non commento mai, però, lì si vola alto. Soggezione) ma quando ho letto il post che parlava di questa faccenda sono rimasto sconcertato. Sarà pur vero che per i blog questa legge non avrà molta importanza, ma tutto il provvedimento (che riguarda intercettazioni, pubblicazioni ecc.) è assolutamente inaccettabile. L'aristocratica indifferenza di LiveFast è suicida.
p.s.
a scanso di equivoci: in tanti anni di fabbrica ho sempre scioperato. Ho fatto, nei '70, anche gli scioperi più assurdi. Persino quelli di cui non condividevo le motivazioni. L'importante era uscire al sole, all'aria.

Unknown ha detto...

Ma infatti non è uno "sciopero". Altrimenti mi sarei sbellicato.

In realtà si tratta di un "post coordinato". Se è un una tantum, creato da un' idea autogenerata e autodiffusa in rete, mi sta bene.

Se poi diventa un' abitudine formale di contrattazione di molliche con l' autorità, mi puzza e me ne lavo le mani.

Artemisio ha detto...

Ti prometto che appena avrò finito di masturbarmi lo andrò a leggere.

Per il resto non saprei. Io non scrivo da quando era di moda la giacca argentata con spalline eccessivamente voluminose, dunque credo che non scriverò nulla il 14, ma il mio gesto potrebbe essere giustamente e ragionevolmente frainteso ed ignorato.

Allora credo che scriverò un post in cui specificherò che in quel preciso caso non ho scritto nulla per scelta ragionata, non per pigrizia.

Se aderirò, chiaro.

Unknown ha detto...

In quel caso basta che mandi una mail a quei tizi con scirtto "ci sto", poi fai il post che cazzo ti pare (tipo un gustoso quaranta-righe apposta sulla madre di Alfano, ma anche un' altra cosa, metti un link al sito dell' iniziativa (ma anche no) e via.

O anche no, insomma, un po' come cazzo ti pare. Se la cosa ti torna per qualche ragione, fallo, almeno si sconfigge la pigrizia.

Se ti sembra (e ne puoi aver ampiamente diritto) una stronzata, lascia pur perdere in coscienza e grattati i coglioni con rinnovata energia.

Che questo siamo un po' tutti. Un' energica grattata di coglioni.

Fabio ha detto...

Ti stimo. Chiunque tu sia.

Unknown ha detto...

Ehi, sai abbastanza bene chi sono.

Skizo ha detto...

Mah, io non vedo l'ora che mi arrivi una richiesta di smentita su Scurati campione olimpico di sopracciglio supponente, per esempio.

Detto questo, non vale nominare invano Jaap Stam (mister sette minuti).

hubrys ha detto...

infatti la prima cosa che mi era venuta in mente era pubblicare una cosa contro Alfano, ma pesante come una rovesciata nelle palle, qualcosa tipo "il ministro della giustizia Antonio Alfano dovrebbe cagarsi in mano e darsi uno schiaffo".
poi sarebbe bello che mi chiedessero di rettificare.
e la rettifica sarebbe una cosa tipo:
"il ministro della giustEzZa AntoniNo AlfHano dovrebbe cagarsi in mano e darsi uno schiaffo".
nuova richiesta di rettifica.
nuova rettifica modificando AntoniNo con Antogno, giustezza con mestizia, Alfhano pon Alphano.
e nuova richiesta, e nuova rettifica, e via richiedendo e rettificando...
s

hubrys ha detto...

scopro da alcuni dettagli che sei anche daa lazzio.
:(

Unknown ha detto...

Sorry, simpatizzamte Roma.

hubrys ha detto...

non riuscirai lo stesso ad avermi tra i tuoi amichi di feisbuk.