domenica 28 settembre 2008

The Meta-Terroristical Good&Bad Party Smasher (reprise)

PraeScriptum: Questo praescriptum serve solo a quelle persone che altre volte hanno espresso con furore il loro disappunto verso mia persona basandosi su alcuni pixel che io avevo fatto in modo comparissero su uno schermo. Il titolo del post fa da contrappunto al contenuto. Se avete bisogno di una mano, inviate pure tutte le vostre domande e i vostri dubbi all’ indirizzo di qualcuno a cui interessano.

Per questo mio graditissimo (anche se solo a me) esordio su Sviluppina, avevo deciso di non forzare la mano. Bisogna essere equilibrati. Norma zen vuole che sia da considerarsi saggio il sedersi sulla riva del fiume ed aspettar passare il cadavere del proprio nemico. Illusi. La meccanica del nemico è una meccanica della putrescenza. Per farla ancora più digeribile, diciamo che mi ero seduto su questa sponda. Saggio dal buco del culo alla nuca (che sarà anche il titolo del prossimo romanzo di Paulo Coelho). Ovviamente, aspettavo che passasse il mio nemico. Perdevo tempo, perché da bravo pusillanime ho evitato di farmi troppi nemici. Anche perché se, come sembra, Ratzinger riprstinerà la lapidazione, vorrei evitare almeno la diretta TV.

Sulla sponda. Senza nemici. Vuoto pneumatico tra l’ indole e la volontà. Quand’ ecco.

Passa il mio nemico.

Non sapevo neanche di conoscerlo. Mi passa davanti. E so che è lui. Solo che non è un cadavere trasportato dalla corrente. E’ un ragazzo sorridente, carino e radioso. Sta su un motoscafo Splugen 4500b, carenatura di ottone lucido, tv satellitare e puttana a gettoni. E’ circondato di amici e amiche mezze nude. Fa caldo e suda meno di te. Fa freddo e non trema. La stupidità lo seduce ma lui non cede mai. L’ aggressività lo tocca, ma gli cola via dalle caviglie. La gelosia lo conturba, ma non lo flette. La tristezza lo circuisce, ma lui è già innamorato. L’ ignoranza lo guarda da lontano e rinuncia con uno sbuffo. Il motore della sua barca fa il rumore di un sorriso, mentre vira a babordo per prendere meglio l’ ansa, e la virata è tanto maestosa che ti fradicia con una valanga d’ acqua. Va via nell’ azzurro del mattino, a rincorrere tramonti.

Io resto lì. Gocciolo. Poi mi alzo. Sto andandomene, pensando che nella vita si possono fare ancora tante cose. Per esempio, uccidere Tiberio Timperi colpendolo fortissimo per 15 giorni con un peluche a forma di papero. Entrare in chiesa con un coccodrillo diarroico al guinzaglio. Riversare il mio sperma sulla mummia di Stalin. Giocare a rubabandiera con Stephen Hawking. Incontrare una mamma con bambina di tre anni al supermercato, e quando lei ti racconta che: “E’ un periodo che si mette in bocca di tutto”, abbassarsi la patta. Insomma.

Mi blocca un gridolino. mi giro. E’ Confucio.

Confucio: Hai visto?

Woland:

Confucio: Il tuo nemico ti è passato davanti. Sei rimasto sulla sponda, sei stato canna e quercia, e sei stato compensato.

Woland:

Confucio: Stretta è la foglia…

Woland: Crepa, coglione.

giovedì 25 settembre 2008

SUBURBIA! NoBudgetFilmFestival - 26-30 settembre - Cineclub Detour - Roma


E così mi tocca anche a me fare pubblicità, pena l' ablazione violenta dei testicoli da parte dei diretti interessati. Mi sono infatti ritrovato -mio malgrado, vista la mia attitudine a ignorare qualsiasi responsabilità che trascenda lo scaricare il cesso dopo la deposizione del quoroum- ad essere il presidente/supervisore di un festival di cinema povero, indipendente e autoprodotto (come da brochure).

C'è un altro presidente in realtà. E' lui che fa le cose. Io generalmente annuisco (e che fatica mi costa). Iniziamo stasera con un' evento muy peculiar.
Gli OvO, band underground che suona una cosa che fa male alle orecchie e non ha un nome preciso, sonorizzeranno Nosferatu di Murnau al Cineclub Detour di Roma (Via Urbana 47/a - Metro B Cavour). Seguiranno -stesso cineclub- cinque giorni di proiezioni, con 17 anteprime (Alcune nazionali, alcune europee e una assoluta - il documentario sugli Offlaga Disco Pax-). Incontri con registi e roba simile seguono e precedono le proiezioni. Il programma completo e tutte le altre curiosità su

www.suburbiafestival.com e
www.myspace.com/suburbiafestival

Accorrete. Fino ad esaurimento aria.

lunedì 22 settembre 2008

ABITO E MONACO

Dite che vi pare. Ora è meglio.

P.S. : Oh, e insieme al nuovo template (che ho impostato tutto da solo, riuscendo anche a cliccare direttamente su "salva" senza passare da youporn), vi invito (tutti e due) a visitare il post (anzi, tu a destra no) che ho inserito su sviluppina, grazie alla fiducia e al sostegno di uno dei più illustri meceneati di questa zona del 2.o, Mr. liveFast.

Ah, tanto comunque prima o poi lo posto anche qua. Io mi colleziono.

lunedì 15 settembre 2008

GUARDANDO IL CIELO CON QUALCOSA CHE TI CAMMINA DENTRO LA CAPPELLA

Roberto Maroni. Roberto Maroni è quel qualcosa che guarda il cielo e si recita in cuore: "Chissà se me la posso fare da dietro". Roberto Maroni, visto in questo schieramento di governo, è come una parentesi vuota in un assembramento di equivoci. Dico questo, perché sono stufo di essere prosaico. Ho finito le associazioni volgari. Sono disidratato. O almeno lo ero.
Fino a poco fa.
Poco fa, purtroppo in ritardo, ho scoperto dell' ordinanza nazionale di Maroni che autorizza i sindaci a multare i barboni.
E lì ho visto Dio. Finalmente. Quando si è bambini, ci si crea un mondo fantastico. Le nostre fantasie sono talmente carnali, che quando si realizzano ci inondiamo di stupore:

Bambino vede un fiore. "Oh! Un' astronave". Bambino strappa il fiore e fa un rumore irritante con la bocca. (Lo colpisco sulla terza vertebra con uno zaino da campeggio pieno di granito).

Io da bambino a volte mi immaginavo episodi fantastici in cui la realtà si ribaltava, e diventava un gioco allo stupore. Praticamente, mi drogavo col cervello. Allora.
Immaginavo che il vecchio che faceva jogging inizasse contemporaneamente a cantare rainin' blood degli Slayer e a scorreggiare. Mi immaginavo che il pechinese della signora di sotto starnutisse al contrario e si succhiasse gli occhi dentro il cranio. Mi immaginavo di incontrare mia bisnonna morta e dirle che puzzava di più prima.
Non succedeva quasi mai davvero. Ma le volte che succedeva, quelle davano un senso mistico al tutto. E devo ringraziare Roberto Maroni per questo. Multare i barboni. Me l' ero immaginato. Mi era immaginato tante volte questa scena:

Barbone: "Fate la carità, vi prego. Ho tre figli ciechi, una moglie con i testicoli sul petto e un gatto bulimico. Ho fame".
Signora grassa: "O poverino. Tieni un buono pasto per McDonald's.
Barbone: "Va' via puttana".
(Arriva un poliziotto)
Barbone: Signor poliziotto, ha due spicci?
Poliziotto: Patente e libretto!
Barbone: ...
Poliziotto: Lei sta commettendo un reato.
Barbone: ...
Poliziotto: Si rifuta di esibire un documento?
Barbone: ...
Poliziotto: ...
Barbone: Provi a girarsi dall' altra parte, poi si rigiri.
Poliziotto (lo fa): E allora?
Barbone: Niente? Ehm..ok...Beh, ecco... io sono un barbone. In quanto tale, sono impossibilitato a fornirle dei documenti, poiché non li posseggo. Capisce?
Poliziotto: Sono 35 euro. Paga contestualmente?
Barbone: ...
Poliziotto: E' accattonaggio. 35 euro.
Barbone: ...
Poliziotto: Non vuole pagare contestualmente? Mi dia il suo indirizzo di residenza. Gliela spediremo lì maggiorata di 24 + 3 euro per le spese di recapito.
Barbone: ...
Poliziotto: Su, che non ho tutto il giorno.
Barbone: (Si commuove).

Roberto Maroni ha reso tutto questo possibile. Davvero.
Grazie.
Grazie, Roberto.

giovedì 11 settembre 2008

mercoledì 10 settembre 2008

POST DI SERVIZIO

Come vedete, ho fatto una piccola modifica al blog. Per i malati di Alzheimer: era nero. Non nascondo che mi piacesse di più prima, ma il signor LiveFast mi ha fatto sapere con le buone che non ci si leggeva per un cazzo. In effetti affaticava anche me, quindi ho pensato: proviamo così. Fa schifo.
Indi per cui, lancio un concorso: chiunque mi trovi un template ganzo e mi spieghi come metterlo, io non gli inculo il fratellino.
La premiazione sarà implicita.

Ora, per non sprecare un post in questioni meramente estetico/burocratiche, vi farò venire a conoscenza di alcuni dati che sono indispensabili nella contemporaneità.

1)Se vi nasce un figlio in Italia, ammesso che l' abbiate fatto apposta, esiste una legge per cui se lo verniciate di verde si può scaricare dalle tasse.

2)Se vi muore un figlio in Italia, e io so che l' avete fatto apposta, esiste Taormina (non la città, l' avvocato).

3)Se vostro figlio vuole le figurine di Yu-gi-ho, vostro figlio ha della sbobba di bradipo nel cranio. Portatelo a una convention del Sudtiroler Volkspartei e fate finta di dimenticarvelo insieme alle chiavi della macchina. Tornate a prendere solo le chiavi della macchina, e quando vi dirà "Papà" o "Mamma", mangiatelo.

4)Se vostra moglie canta Giusy Ferreri sotto la doccia, anche per sbaglio, uccidetela. Tanto prima o poi qualcuno lo farà.

5)Il qualcuno del punto 4, ve lo devo spiegare anche, chi è, o ci riuscite da soli a spingere la nocciolina grigia molle verso la verità eterna?

6)Siate rispettosi quando entrate in un negozio di dischi che abbia anche solo una musicassetta del '64 di Fabrizio De André nascosta denttro uno scatolone umido in fondo a un magazzino. Altrimenti, bruciate il negozio, il commesso, vostro figlio, vostra moglie e chiamate Taormina. Poi, andate a godervi un trio che suona samba a Taormina (la città, non l' avvocato).

Spero di essere stato utile, o almeno di essere stato.

sabato 6 settembre 2008

BIG TROUBLE @ KARMA POLICE

Centro di Controllo del Karma. Sezione 47/9b. Due impiegati stanno pigramente osservando i loro monitor. Alle loro spalle si sente un pigolìo. Da una fessura nel muro esce quello che sembra un fax. Lo steward di controllo 128H.A.H. prende il fax e comincia a scorrerlo. Fa una faccia allucinata. Il suo collega, 491R.P.G., fa finta di niente.

128H.A.H.: Ma Cristo.
491R.PG.: (Annoiato) Che c' è?
128: Si è rotto di nuovo il compositore. Porca troia, ci vorranno altri quindici giorni perché arrivi il tecnico.
491: E il tuo assistito?
128: Se ne avrà a male. Vabbè, io trascrivo.

128 inizia a trascrivere, e ogni tanto preme enter.

Intanto:

Ragazza di Woland: Perché piangi?
Woland: Sono depresso. Sono la persona più inutile del mondo. Mi odio. Mi tagli un braccio?
Ragazza di Woland: Ma perché? Che hai?
Woland: Idraulico. Bosone. Non lo so. Rosa pallido. Interni in... (piange).

491: Dio mio.
128: COSA CAZZO CI POSSO FARE? QUI C' E' SCRITTO COSI'!
491: Fai leggere.

"C.C.N.X. n° 103
Protocollo di aggiornamento dati di K. - carico semplice - s.t. :Woland.
Stadio emotivo: Dolore insensato a raffiche intermittenti alte e medio-alte.
Motivazioni: Rosa pallido, interni in radica.
Componente K. di sovrappiù: Braccio, salsiccia, anatra.
Movimenti chiave associati: Abbassare testa, chiudere frigo, chiamare idraulico, comprare muta di cani da slitta, vendere oritteropo.
Data e ora di termine: Verde."

491: Porco mondo.
128: Eh già.
491: E poi si è rotto solo il compositore del settore 13/103. Il mio sta da dio. Ha appena vinto il premio strega.
128: Con quel libro col titolo dei numeri primi? Impossibile.
491: C' era scritto così.
128: Voglio una tanica di campari con la vodka.

Woland: Voglio una tanica di campari con la vodka.
Ragazza di Woland: Non bere così tanto.
Woland: E voglio anche vendere questa merda di oritteropo (piange. apre il frigo. abbassa la testa). VIA QUESTA SALSICCIA! (lancia una salsiccia dalla finestra) E VIA ANCHE QUEST' ANATRA DEL CAZZO! VIA! (Woland fa il gesto di lanciare qualcosa, ma non lancia niente perché l' anatra non c'è).
Ragazza di Woland: ...
Woland: (prende il telefono, compone un numero) Pronto? Parlo con l' idraulico?
Idraulico: Si.
Woland: Soffro moltissimo. Sono depresso. Cosa faccio?
Idraulico: ...
Woland: ...
Idraulico: L' anticalcare.
Woland: Cosa?
Idraulico: L' anticalcare. Tre cucchiaini.
Woland: Grazie, idraulico.
Idraulico: 84 euro.
Woland: Ecco a lei (allunga una mano con dei soldi verso nessuna direzione in particolare, li lascia cadere per terra, poi attacca).
Ragazza di Woland: ...
Woland: Come ti piacciono gli Husky? Pelo classico o rosso siberiano?
(piange)



Verde.


spero.

lunedì 1 settembre 2008

CONTRITIO SINE QUA NON

Premessa:
Io non ho mai scritto questo post.
Non l' avrei mai fatto.
Alla fine, capirete perché questo post sia qui, nonostante io -giuro su Dio- non l' abbia mai scritto.

Non saprei dire se stessi dormendo. Non saprei dire se i rutti che sanno di Unicum possano in qualche modo fungere da indicatore. Posso però garantire che, almeno nella mia sfera cerebrale, ciò è successo. Diciamo che dormivo. Campanello.

Woland: Gnf. (Poggia la testa sul muro). Chi è, sia tu maledetto nelle mille lingue indoariane?
Sconosciuto: Fammi salire.
Woland: Ah. Certo. Come no. Un attimo, mi metto qualcosa di sexy.
Sconosciuto: Scommetto che mi farai salire tra due secondi.
Woland: Si. E tra due secondi il pisello mi diventerà un vaporetto.
Sconosciuto: ...
Woland: AAAAAAAAAAAAAAARRRRRRRRGGGHHH!!

(Woland apre il portone. Passettini per le scale. Il pisello di Woland torna lentamente alla normalità. Sulla soglia di casa di Woland compare un tipo dall' aria socialdemocratica, che somiglia molto al primo cantante dei Deep Purple ma con indosso una tunica lisa).

Woland: ?
Sconosciuto: Beh? Niente "Bentornato"?
Woland: Mai stato tuo fan.
Gesù: (Tira fuori un depliant) Eppure qui dice chiaramente: "cittadina a schiacciante maggioranza cristiana".
Woland: Sono qui in vacanza.
Gesù: Beh. Oramai siamo in ballo. Mi offri del pane?
Woland: ...

(Woland va a prendergli del pane. Fruga nella dispensa, e quando si volta, Gesù è già in cucina, alle sue spalle. Woland ha un principio di coccolone).

Woland: Non farlo mai più.
Gesù: Devo riprenderci la mano. (Guarda il pane). Questo pane è lievitato.
Woland: Miracoli della tecnica. Non ti piace? Trasformalo.
Gesù (Trasforma il pane in un manganello): Mmmmhhh. Mi viene male, non trovi?
Woland: Vado a comprarti il pane azzimo.

(Woland torna dieci minuti dopo con del pane azzimo).

Gesù: Non vedo le erbe amare.
Woland: Vado a prenderti qualche geranio in balcone.
Gesù (trasforma il pane azzimo in una Beretta 7.65 mm): Mmmmhh.

(Si ripete la scena di prima, con Woland che torna a casa con della bieta).

Gesù: Ora sì che si ragiona. Pancia mia, fatti capanna. Ne vuoi un po'?
Woland: ...
Gesù: Non mangiavo così da quella mattina a Getsemani.
Woland: Poi te ne vai?

(Gesù da un ceffone fortissimo a Woland, tanto da fargli girare il corpo di 180°. I pantaloni e le mutande di Woland scompaiono. Gesù infila il suo dito medio nell' ano di Woland con una sicumera schiacciante. Woland assume un' espressione da riccio sulla circonvallazione).

Gesù: Il cristianesimo è contrizione. Scusa, ma non ti vedevo abbastanza contrito.
Woland: Sono assai contrito. Mi sto molto dolendo dei molti miei errori.
Gesù: Lo so.
Woland: Ora puoi levarlo?
Gesù (sfila il dito, fa comparire nell' aria un minilavandino fluttuante, si lava il dito e riprende a mangiare): Mh. Buone, le erbe amare.
Woland: Perché fai così?
Gesù: Papà mi ha detto che vi stavate un po' disamorando di tutta la situa (dite così voi sbarbi, no?). L' altra volta ho provato con le buone. Immagino tu abbia saputo cos'è successo, no?
Woland: Devo aver letto qualcosa sul giornale, sì.
Gesù: Quindi, abbiamo pensato a un piccolo cambio di metodo.
Woland: Fa piacere.
Gesù: Ho il compito di restaurare un pochino il livello di contrizione.

(Da fuori casa di Woland arriva un urlo biblico. Woland si appressa alla finestra invitato da un gesto deittico di Gesù. Per strada corrono persone di tutti i sessi -?- e di tutte le età, gridando come ossessi. Abbarbicato sulle loro spalle, un piccolo troll col rossetto gli sputa dietro le orecchie e gli scorreggia sul collo)

Woland: Gesù.
Gesù: Banale. Anzi, pleonastico. Mi versi un bitter?
Woland: Ma che vuol dire?
Gesù: Ti ricordi le sette piaghe?
Woland: Mi ricordavo di cavallette e sangue e roba così.
Gesù: Ne abbiamo studiate altre 134. Questa è la numero 12b. Eravamo un po' alticci.
Woland: E quante ne volete applicare?
Gesù: Stavolta, tutte.
Woland: Non rimarrà niente.
Gesù: (fa spallucce) Guarda. La seconda è più creativa. E' la 45/k.

(Woland si riaffaccia alla finestra. Da tutti gli angoli bui della città, e quindi del mondo, esce fuori Luca Giurato. In pochi minuti, milioni di Luca Giurato iniziano a rincorrere esseri umani terrorizzati che tentano di disarcionare i troll col rossetto e di asciugarsi le orecchie. I Luca Giurato li placcano alle caviglie e chiedono -Potrebste drimmi quali ore è?- postrebste? Posrteste?...-
Woland vuole svegliarsi).

Gesù: E ora ce n' è una per te. So che sei abbastanza altezzoso. La superbia è nemica della contrizione (Gesù si alza la tunica. E' in erezione). Vai, bello.
Woland: ...
Gesù: Cosa c'è? C' è un sacco di gente che non vorrebbe altro.
Woland: Scordatelo.
Gesù: (Gesù trasforma Woland in Luca Giurato) Chi è quello che in questa stanza non può tornare normale da solo?
Woland: (Trattenendo un pianto universale) Non lo sappia nessuno. Nessuno mai. Nessuno al mondo.
Gesù: (Alzando un lembo della bocca e incrociando gli alluci) Giurella.

Woland fa quello che non volete neanche provare a pensare. Dopo 46 minuti, Gesù viene.
Avviene l' irreparabile.
Gesù comincia a brillare, e lentamente, si trasforma.

Si trasforma in questo post.