lunedì 30 giugno 2008

My first tender self-fucking

Titolo un po' parbleu, perché in effetti questo post non è altro che una becera pubblicità alla pubblicazione on-line di un mio racconto. Ma in effetti è per me una cosa carina, visto che trattasi del mio primo racconto di prosa che scrissi a pennarello a 19 anni nel 2002. E' un omaggio a mio bisnonno Giovanni dagli occhi azzurri. Poi non ne ho scritti più per due anni. Poi ho riniziato. Poi ci ho rinunciato un po'. Poi ho ripreso. Ora ci ho quasi rinunciato. Devo aggiungere altro?
Mio bisnonno Giovanni non l' ho mai conosciuto.
Sono una fighetta.

Breve storia di un contadino
http://www.terranullius.it/new/index.php?option=com_content&task=view&id=472&Itemid=30

Un grazie ad AntonioBbruno e a Terra Nullius

giovedì 5 giugno 2008

FULGENTIA LIMINA #2

Ecco altre nuove intuizioni riguardanti le vaste potenzialità cinematografiche di questa vecchia ma sempre piacente multinazionale (C.C. s.p.a.)

CHE GUEPAPA

In un vaticano dal buffo accento spagnolo il Papa rovescia una dittatura, per poi scoprire con disappunto che era la sua. Raccoglie tutto con una paletta e uno scopino. Tra l’ imbrazzo del concilio, riprende il potere e si schiarisce la gola più volte.


IL SECONDO TRAGICO PAPA

In un vaticano vagamente social-democratico ma comunque affetto da mixomatosi, il Papa si ritrova nudo. Si veste. Niente da fare: per quanto si vesta, il Papa rimane nudo. Chiama degli esperti da Ginevra, che gli diagnosticano una forma di follia schizo-paranoide di quindicesimo livello, curabile solo con una deflagrazione coatta del cervello. Il Papa è visibilmente preoccupato. Riprova a vestirsi. Niente.


IL TERZO TRAGICO PAPA

In un vaticano sonnacchione e barzotto, il Papa scappa in sudafrica per non farsi deflagrare il cervello col c-4, ma inciampa in un paradosso e, mentre muore, si accorge di non essersi fatto nulla.