io l'ho visto stanotte. Sono tornato a guardarlo 18 volte (puntando anche la sveglia). A parte chiudermi in un silenzio contemplativo religioso, non volevo rovinare il post con fronzoli e inutili commenti.
Infatti, qualunque commento sarebbe stato riduttivo. A parte che odio il metal, voglio dire. E i frati. E quasi tutti i chitarristi. E un po' anche te.
Odi il metal? Non è che sei di quelli che hanno bisogno che esca periodicamente un disco di Yo Yo Mundi altrimenti gli fa schifo tutto?
Comunque certo metal mi fa cagare pure a me. Ma non c'è un genere che mi faccia cagare in toto (anche se mi riesce difficile trovare qualcuno meritevole di ascolto nella Minamal House).
E se anche ci fosse, non sarebbe il genere di Fra' Metallo.
La nutria mi può anche andar bene, ma Pippo Baudo, dai... Ok, ok, ogni tanto ascolto anche il metal, soprattutto perchè nei locali non suonano altro, cazzo. Una volta sono rimasto bloccato dalla folla a un metro dalle casse, per due ore, e ti giuro che non suonavano unplugged. Due giorni dopo non ci sentivo ancora bene.
Volevo dire, la musica ben suonata è tutta accettabile, quella suonata male fa tutta cagare. Poi, fra quella accettabile, preferisco il jazz.
Qualche post fa, tra i gruppi che ho elencato come mia playlist di Last.fm, ricorderai allora che compaiono Chet Baker, Paolo Fresu, Antonello Salis (genio immeritatamente meno conosciuto di altri), Thelonius Monk e molti altri. Manca Chick Corea perché me lo sono dimenticato e così molti altri mancano ancora. Ma come vedi non sono indifferente al Jazz. Il che dimostra come si possa legittimamente sbavare sia per "Time warp" che per "Reing in blod".
Tra l' altro un conoscitore del jazz dotato di ecumenismo dovrebbe prendere visione dei Death (Chuck Shuldiner ebbe per più di un disco un bassita fretless), dei Kreator, dei Cephalic Carnage, degli Orange Man Theory, degli Hella, dei Fantomas, dei Praxis, dei Naked City e di altre tonnellate di generi estremi che del Jazz hanno buona parte della filosofia espressiva. Se poi le orecchie mal tollerano certi suoni, o le si educa o si lascia perdere, in quel caso non faccio mica colpe a nessuno. Ma DON'T EVER DISCRIMINATE METAL. Ha fatto tanto, e tutt' ora lotta insieme a noi ibridandosi con cervelli ipersonici e schizofrenici.
Pippo Baudo lo conobbi nel 1986 a Caltanissetta, ad un concerto dei Metallica. Poi si è messo con la Ricciarelli e tutti sappiamo come è andata... P.S. e comunqu è uno che la passa, la canna!
Apprezzo di poter essere considerato un conoscitore ecumenico del jazz (cazzo, roba che rotola dolcemente sulla lingua per poi fare il suo porco effetto nell'aria sopra al centro di un tavolino tondo, due centimetri sopra agli aperitivi, che si impara, in questi posti), ma, beh, non lo sono. Voglio dire, io amo Lady Day, Bix, Satchmo, gli equilibrismi di Dizzie,e soprattutto Thelonius. Oh, sì, e anche i Golden Gate, e Lino Patruno. Mica tanto altro, eccetto tutto il Dixieland.
Ma anche un mucchio di altre cose, compreso De Gregori, gli Amazing Blondel (scommetto che non li avevi mai sentiti nominare), Hotel California, e via così.
Insisto, la musica ben suonata non fa mai schifo. Ma ne ho un po' le palle piene del giro di do, del rumore fine a se stesso, del far vedere quante cazzo di scale riesci a fare in su e in giù nello stesso pezzo, e del battere il record di velocità nel mettere assieme note. Magari anche coerenti, non dico di no.
E in più, la musica classica in generale non è che mi dispiaccia, è solo che dopo un po' mi salta il contatto fra orecchie e cervello.
Oh, mica mai detto di essere un grande musicofilo, giusto?
Pippo Baudo, anche lui con la sua indole giroscopica.
Delle cose di cui hai detto di averne le palle piene -Danilo- ne ho le palle piene anch' io. De Gregori piace(va) anche a me e in effetti mai sentito niente dal nome Amazing Blondel. E poi la velocità, a parte in certa sperimentazione (dove è funzionale, ma parlo di Avant-garde, e non di metal o prog o fusion)(Vedi Hella, Plaisir, Bologna Violenta, Boris, Morkobot ecc. ecc.), a me mi sta proprio sul cazzo. Ora ho scoperto e ri-scoperto il doom (Pentagram, for example), Psych Stoner, Drone, e altre varianti del Rock lento, pesante e ipnotico. Estrema lentezza, estrema velocità, note dall' apeiron, insomma. E certo non andrò mai dietro ai chitarristi solisti. Ce ne fosse uno che mi dice qualcosa (sì, Tommy Emanuel perché si diverte e forse Shaun Lane perché è sempre entheòs quando suona, ma pochini davvero)
(Per esempio Satriani, Vai, Johnson e tutti quei g3/412/&/879/ possono andare a cagare alla velocità della luce con il flanger infilato su per il culo)
Ma levami una curiosità, Oh Dani, sei così tempestivo nei commenti perché lavori in un ufficio pubblico in cui non c' è un cazzo da fare, o sei felicemente (spero) disoccupato?
No, vedi, la mia tempestività ha delle cause un po' buffe. Beh, insolite, quanto meno. Lavoro nel campo di prodotti per l'edilizia, e questo sarà un anno di merda. La ditta è metà e metà di mio padre e di mio zio, e mio zio è l'amministratore unico, e comunque per problemi caratteriali non permetterebbe _mai_ a nessuno di prendere una decisione al posto suo. In previsione della merdosità dell'anno in questione, ho fatto un mesetto di lavoro intenso su come sfangarcela, e magari anche avvantaggiarci sui concorrenti (riempiendo gli angoli, direbbe un hobbit). Ho una bella cartelletta piena di grafici, proposte, preventivi, previsioni, roba così. Il punto è che il grande capo non si fa vedere in ditta da prima di Natale, quando mio padre gli ha chiesto il perchè si è offeso al punto di non rispondere al telefono per quindici giorni, e io passo la mie giornate davanti ad un pc ad aspettare fiducioso che l'Italia si decida a seguire l'esempio di Altantide.
E, onestamente (ti ho già detto di essere omofobo, no?), non seguo molti blog, ma il tuo mi piace. Soprattutto per come ti trasformi dalla ferocia in sviluppina alla cordialità (uh, relativa, intendiamoci) qui a casa tua.
In più mi sono rotto i coglioni dei NG, non parlo in mail quasi con nessuno, non ho più voglia di scrivere musica, e più tempo sto davanti al pc meno tempo sto davanti al banco del bar.
Immagino fosse una risposta più esauriente del previsto, ma cazzo, ogni tanto le cose si devono dire, no? E poi, anche tu eri a casa sabato sera. Non sarò io a doverti spiegare perchè.
Vediamo un po': che il giro di do ed un milardo di note al secondo abbiano tumefatto i miei - modesti, tra l'altro - testicoli è vero, sono d'accordo con voi; d'accordo anche sul fatto che tu, Woland, qui sia molto più affabile che non altrove, quantunque rimanga uno squallido gay. Sui chitarristi solisti mi trovo d'accordo solo a metà, nel senso che Satriani, dai, Satriani forse è uno dei pochi a salvarsi (se solo la smettesse di ostentare la sua americanità in modo così squallido); ed anche Vai, se iniziasse a capire la differenza tra il concetto di "bello" e "brutto" applicato alla musica - ma anche alla vita ed al vestiario, ad esempio - e a masturbarsi meno mentre suona sarebbe un buon chitarrista (tralasciando la parte meramente tecnica su cui è ineccepibile). Poi neanche io sono un profondo conoscitore della musica, soprattuto jazz, di cui, dio mi perdoni, non sono mai stato affascinato (diciamo che ho una pigrizia mentale tale da non permettermi di star lì ed "ascoltare" una musica tuttosommato impegnativa senza sentire il bisogno di fuggire su spiagge musicali conosciute ogni 30 secondi).
Per me il sabato non esite. E quando me lo trovo intorno come fenomeno sociale lo odio:
"Che fai oggi?"
"Niente, ovviamente. Leggo, ascolto, scrivo, penso, mi faccio le seghe. Perché?"
"Ma oggi è SABATO!"
"Mi dispiace. Ho già difficoltà a capire perché misuriamo il tempo in maniera sessagesimale, i giorni in catene settenarie, i mesi in modo dodecardinale e gli anni a partire da una cover di un dio egizio. Non ho abbastanza tempo per chiedermi il PERCHE' tu ritenga che io DEBBA fare qualcosa perché è SABATO".
"E' una risposta troppo lunga. Non ho capito, davvero. Che intendevi?"
"Fottiti".
Quando facevo baldoria la facevo tutti i giorni, ultimamente non la sto facendo NESSUN giorno. Non mi importa granché di quando, come, perché e per quanto si è riposato dio. Fino ad ora sono riuscito a lavorare pochissimo, quindi, almeno, se il resto della mia vita farà schifo, saprò di aver passato 25 anni ottimi.
La cordialità qui da me è d' obbligo. Giano e Lucifero hanno due facce. Senza una delle due, non valgono una sega.
Non vorrei sparare troppe sentenze, ma -anche intravedendo del rancore tra le tue righe- mi verrebbe di considerare che tuo zio è un coglione.
E ce ne sono di piacevoli. E di stronze. Oh, succede. Io posso (potrei) portare testimonianze scritte di mia stronzaggine, e fare anche fatica a contraddirle. E? Si continua a vivere, no? Per il semplice motivo che la paura di uccidersi la vince. E, se vuoi saperla tutta, non è la paura di uccidersi che la vince, è la paura del momento che passa fra quando la morte è inevitabile, e quando l'hai deciso. Vabbè. Magari ci sono cose più carine di cui parlare. Prova a guglare "zibetti" su you tube. Centra niente, ma è divertente.
Due cose ancora (premetto, non fosse platealmente evidente, che sono ubriaco).
La prima è che, Artemisio, se trovi Lady Day impegnativa, è un problema tuo. E la seconda è che Woland, checchè ne pensi lui di se stesso, è una brava persona.
Danilo, nessuno scaricava su di voi le mie difficoltà in merito, per l'appunto. Ed era comunque un discorso molto più generico, il mio. Magari domani, da sobrio, te ne renderai conto. Fondamentalmente, comunque, hai ragione.
Artemisio: sì, di mattina magari mi spiego meglio. Volevo dire che dietro Lady Day c'è una complessità assurda, ma serve ad ottenere il risultato di un'estrema semplicità di ascolto, secondo me. Solo per questo non mi pareva impegnativa, ecco. Certi pezzi di Monk o di Gillespie ti (mi) tirano scemo per riuscire a seguirli, ma non direi lo stesso di Billie.
Sono d'accordo, il discorso da me fatto non era totalizzante ed universale, ma riferito ad una tendenza media - diciamo - e strettamente soggettivo. E la cosa è valida per ogni genere, dopotutto (tranne debite eccezioni). Un disco dei Radiohead (magari KidA rispetto a, che so, the bends) per me è sicuramente più impegnativo di uno dei pearl jam, che a sua volta lo è più di uno degli U2 (che tra l'altro mi fanno abbastanza cagare). Oppure per i Tool, ad esempio, ho avuto bisogno di tempo per metabollizzarli. Ripeto, è un fatto prettamente personale e comunque dovuto alla mia pigrizia, che costituisce un forte deterrente all'ascolto di cose nuove, magari anche nuovi dischi di artisti o band che conosco già e che stimo. La mia personale teoria è che ogni appassionato di musica, per successive approssimazioni e "miglioramenti", o comunque per usufruire di qualcosa che senta come innovativo, arrivi prima o poi al jazz come forma musicale completa e "vera", riconoscendo e trovando in esso tutti i gangli fondamentali presenti in altri generi. Io, che in casa mi muovo con la sedia a rotella e frullo il cibo per berlo con la cannuccia, ancora non ce l'ho fatta.
Zio Giorgio: _esattamente_. Il più bel pezzo jazz mai scritto. Io preferisco la versione di Mulligan e Monk, ma non la trovo su you tube. Artemisio: "Io, che in casa mi muovo con la sedia a rotella e frullo il cibo per berlo con la cannuccia, ancora non ce l'ho fatta." Mi dispiace, ma cazzo c'entra con l'ascoltare il jazz? Voglio dire, c'è una qualsiasi attinenza fra le due cose? Frullare il cibo predispone al metal? (Sono sobrio)
Volevo solo farvi pena. No dai, il senso è che sono pigro. Pigro, l'ho detto più volte. E a me il jazz (non tutto) richiede attenzione. Altrimenti potrei anche star lì a dire "uao, ascolto jazz, guarda quanto sono figo, vuoi scopare?" mentre in testa c'è Jessica Rabbit che si spalma il doposole sulle tette. Sono talmente pigro da avventurarmi solo raramente in territori a me sconosciuti o non facilmente digeribili di primo acchitto, anche musicalmente parlando. No, davvero, volevo solo farvi pena.
Nella mia testa il concetto è limpido come la fedina penale di Hallo Spank, spero di averlo reso sufficientemente chiaro. Vado a farmi un giro in sedia a rotelle.
Dite tutti cosa molto vere, ma io ho postato un' altra cosa ed è più educato andarla a leggere che rimanere in coda a questo post a parlare tra di voi di quanto vi piace il jazz.
Fare pubblicità sullo stesso blog a un post adiacente a quello di cui si stanno leggendo i commenti è la cosa più ridicola che abbia mai visto. Ora però vado a leggerlo
Prestidigitazione del template e assistenza a cura della meravigliosa Reloj
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Il solito disclaimer, ovvero: non tutti si possono permettere Pecorella
Questo sito non costituisce testata giornalistica, non è scritto da un giornalista, non è frequentato -che io sappia- da giornalisti e quei pochi che lo frequentano sono di sicuro comunisti e andranno incontro alla furia di un dio reazionario e crudele che chiuderà per sempre loro il prepuzio. Questo sito non propugna ideologie né linee di condotta. Questo sito non vi dice come vivere la vostra vita. Tutti i contenuti sono pubblicabili, citabili e modificabili previa citazione dell'autore (come da licenza Creative Commons). Se il contenuto di questo sito vi è offensivo in qualcuno dei suoi passaggi, può essere che mi dispiaccia ma può essere anche che mi faccia piacere. Dipende.
Questo sito è tutelato dall' articolo 21 della costituzione italiana, o almeno dovrebbe. Come se questo significasse qualcosa di questi tempi.
Questo sito è seduto in un angolo con un ghigno mostruoso e vi osserva senza pace.
31 commenti:
Non so perché vi stiate incaponendo con questo silenzio ridondante.
Raramente ho pubblicato un link più meritevole di commento di questo.
io l'ho visto stanotte.
Sono tornato a guardarlo 18 volte (puntando anche la sveglia).
A parte chiudermi in un silenzio contemplativo religioso, non volevo rovinare il post con fronzoli e inutili commenti.
Infatti, qualunque commento sarebbe stato riduttivo.
A parte che odio il
metal, voglio dire. E i frati. E quasi tutti i chitarristi. E un po' anche te.
Danilo
Odi il metal? Non è che sei di quelli che hanno bisogno che esca periodicamente un disco di Yo Yo Mundi altrimenti gli fa schifo tutto?
Comunque certo metal mi fa cagare pure a me. Ma non c'è un genere che mi faccia cagare in toto (anche se mi riesce difficile trovare qualcuno meritevole di ascolto nella Minamal House).
E se anche ci fosse, non sarebbe il genere di Fra' Metallo.
Dio, come godo. Alziamo inni.
Il nodo precipuo ed unico della questione è che Frate Metello ha una band, io no.
Chi odia il metal si meriterebbe di essere il figlio di Pippo Baudo.
Il figlio fiero ed illeggittimo di Pippo Baudo, ottenuto da una relazione con una nutria affetta da orchite blenorragica.
La nutria mi può anche andar bene, ma Pippo Baudo, dai...
Ok, ok, ogni tanto ascolto anche il metal, soprattutto perchè nei locali non suonano altro, cazzo. Una volta sono rimasto bloccato dalla folla a un metro dalle casse, per due ore, e ti giuro che non suonavano unplugged. Due giorni dopo non ci sentivo ancora bene.
Volevo dire, la musica ben suonata è tutta accettabile, quella suonata male fa tutta cagare. Poi, fra quella accettabile, preferisco il jazz.
Danilo
Qualche post fa, tra i gruppi che ho elencato come mia playlist di Last.fm, ricorderai allora che compaiono Chet Baker, Paolo Fresu, Antonello Salis (genio immeritatamente meno conosciuto di altri), Thelonius Monk e molti altri. Manca Chick Corea perché me lo sono dimenticato e così molti altri mancano ancora. Ma come vedi non sono indifferente al Jazz. Il che dimostra come si possa legittimamente sbavare sia per "Time warp" che per "Reing in blod".
Tra l' altro un conoscitore del jazz dotato di ecumenismo dovrebbe prendere visione dei Death (Chuck Shuldiner ebbe per più di un disco un bassita fretless), dei Kreator, dei Cephalic Carnage, degli Orange Man Theory, degli Hella, dei Fantomas, dei Praxis, dei Naked City e di altre tonnellate di generi estremi che del Jazz hanno buona parte della filosofia espressiva.
Se poi le orecchie mal tollerano certi suoni, o le si educa o si lascia perdere, in quel caso non faccio mica colpe a nessuno.
Ma DON'T EVER DISCRIMINATE METAL. Ha fatto tanto, e tutt' ora lotta insieme a noi ibridandosi con cervelli ipersonici e schizofrenici.
Ovviamente, con "reing in blod" le mie mani intendevano battere "Reign in blood"
Pippo Baudo lo conobbi nel 1986 a Caltanissetta, ad un concerto dei Metallica.
Poi si è messo con la Ricciarelli e
tutti sappiamo come è andata...
P.S. e comunqu è uno che la passa, la canna!
Apprezzo di poter essere considerato un conoscitore ecumenico del jazz (cazzo, roba che rotola dolcemente sulla lingua per poi fare il suo porco effetto nell'aria sopra al centro di un tavolino tondo, due centimetri sopra agli aperitivi, che si impara, in questi posti), ma, beh, non lo sono.
Voglio dire, io amo Lady Day, Bix, Satchmo, gli equilibrismi di Dizzie,e soprattutto Thelonius. Oh, sì, e anche i Golden Gate, e Lino Patruno. Mica tanto altro, eccetto tutto il Dixieland.
Ma anche un mucchio di altre cose, compreso De Gregori, gli Amazing Blondel (scommetto che non li avevi mai sentiti nominare), Hotel California, e via così.
Insisto, la musica ben suonata non fa mai schifo. Ma ne ho un po' le palle piene del giro di do, del rumore fine a se stesso, del far vedere quante cazzo di scale riesci a fare in su e in giù nello stesso pezzo, e del battere il record di velocità nel mettere assieme note. Magari anche coerenti, non dico di no.
E in più, la musica classica in generale non è che mi dispiaccia, è solo che dopo un po' mi salta il contatto fra orecchie e cervello.
Oh, mica mai detto di essere un grande musicofilo, giusto?
Danilo
Pippo Baudo, anche lui con la sua indole giroscopica.
Delle cose di cui hai detto di averne le palle piene -Danilo- ne ho le palle piene anch' io. De Gregori piace(va) anche a me e in effetti mai sentito niente dal nome Amazing Blondel. E poi la velocità, a parte in certa sperimentazione (dove è funzionale, ma parlo di Avant-garde, e non di metal o prog o fusion)(Vedi Hella, Plaisir, Bologna Violenta, Boris, Morkobot ecc. ecc.), a me mi sta proprio sul cazzo.
Ora ho scoperto e ri-scoperto il doom (Pentagram, for example), Psych Stoner, Drone, e altre varianti del Rock lento, pesante e ipnotico. Estrema lentezza, estrema velocità, note dall' apeiron, insomma.
E certo non andrò mai dietro ai chitarristi solisti. Ce ne fosse uno che mi dice qualcosa (sì, Tommy Emanuel perché si diverte e forse Shaun Lane perché è sempre entheòs quando suona, ma pochini davvero)
(Per esempio Satriani, Vai, Johnson e tutti quei g3/412/&/879/ possono andare a cagare alla velocità della luce con il flanger infilato su per il culo)
Ma levami una curiosità, Oh Dani, sei così tempestivo nei commenti perché lavori in un ufficio pubblico in cui non c' è un cazzo da fare, o sei felicemente (spero) disoccupato?
No, vedi, la mia tempestività ha delle cause un po' buffe. Beh, insolite, quanto meno.
Lavoro nel campo di prodotti per l'edilizia, e questo sarà un anno di merda. La ditta è metà e metà di mio padre e di mio zio, e mio zio è l'amministratore unico, e comunque per problemi caratteriali non permetterebbe _mai_ a nessuno di prendere una decisione al posto suo.
In previsione della merdosità dell'anno in questione, ho fatto un mesetto di lavoro intenso su come sfangarcela, e magari anche avvantaggiarci sui concorrenti (riempiendo gli angoli, direbbe un hobbit).
Ho una bella cartelletta piena di grafici, proposte, preventivi, previsioni, roba così.
Il punto è che il grande capo non si fa vedere in ditta da prima di Natale, quando mio padre gli ha chiesto il perchè si è offeso al punto di non rispondere al telefono per quindici giorni, e io passo la mie giornate davanti ad un pc ad aspettare fiducioso che l'Italia si decida a seguire l'esempio di Altantide.
E, onestamente (ti ho già detto di essere omofobo, no?), non seguo molti blog, ma il tuo mi piace. Soprattutto per come ti trasformi dalla ferocia in sviluppina alla cordialità (uh, relativa, intendiamoci) qui a casa tua.
In più mi sono rotto i coglioni dei NG, non parlo in mail quasi con nessuno, non ho più voglia di scrivere musica, e più tempo sto davanti al pc meno tempo sto davanti al banco del bar.
Immagino fosse una risposta più esauriente del previsto, ma cazzo, ogni tanto le cose si devono dire, no? E poi, anche tu eri a casa sabato sera. Non sarò io a doverti spiegare perchè.
Danilo
Vediamo un po': che il giro di do ed un milardo di note al secondo abbiano tumefatto i miei - modesti, tra l'altro - testicoli è vero, sono d'accordo con voi; d'accordo anche sul fatto che tu, Woland, qui sia molto più affabile che non altrove, quantunque rimanga uno squallido gay.
Sui chitarristi solisti mi trovo d'accordo solo a metà, nel senso che Satriani, dai, Satriani forse è uno dei pochi a salvarsi (se solo la smettesse di ostentare la sua americanità in modo così squallido); ed anche Vai, se iniziasse a capire la differenza tra il concetto di "bello" e "brutto" applicato alla musica - ma anche alla vita ed al vestiario, ad esempio - e a masturbarsi meno mentre suona sarebbe un buon chitarrista (tralasciando la parte meramente tecnica su cui è ineccepibile).
Poi neanche io sono un profondo conoscitore della musica, soprattuto jazz, di cui, dio mi perdoni, non sono mai stato affascinato (diciamo che ho una pigrizia mentale tale da non permettermi di star lì ed "ascoltare" una musica tuttosommato impegnativa senza sentire il bisogno di fuggire su spiagge musicali conosciute ogni 30 secondi).
Per me il sabato non esite. E quando me lo trovo intorno come fenomeno sociale lo odio:
"Che fai oggi?"
"Niente, ovviamente. Leggo, ascolto, scrivo, penso, mi faccio le seghe. Perché?"
"Ma oggi è SABATO!"
"Mi dispiace. Ho già difficoltà a capire perché misuriamo il tempo in maniera sessagesimale, i giorni in catene settenarie, i mesi in modo dodecardinale e gli anni a partire da una cover di un dio egizio. Non ho abbastanza tempo per chiedermi il PERCHE' tu ritenga che io DEBBA fare qualcosa perché è SABATO".
"E' una risposta troppo lunga. Non ho capito, davvero. Che intendevi?"
"Fottiti".
Quando facevo baldoria la facevo tutti i giorni, ultimamente non la sto facendo NESSUN giorno. Non mi importa granché di quando, come, perché e per quanto si è riposato dio. Fino ad ora sono riuscito a lavorare pochissimo, quindi, almeno, se il resto della mia vita farà schifo, saprò di aver passato 25 anni ottimi.
La cordialità qui da me è d' obbligo. Giano e Lucifero hanno due facce. Senza una delle due, non valgono una sega.
Non vorrei sparare troppe sentenze, ma -anche intravedendo del rancore tra le tue righe- mi verrebbe di considerare che tuo zio è un coglione.
Anzi, ora lo metto come post, questo sul sabato. Però lo faccio di sabato.
Ah, e Artemisio, non si dice gay.
Si dice Frocio.
Woland, coglione, si dice "persona". Giuro.
E ce ne sono di piacevoli. E di stronze. Oh, succede. Io posso (potrei) portare testimonianze scritte di mia stronzaggine, e fare anche fatica a contraddirle.
E?
Si continua a vivere, no? Per il semplice motivo che la paura di uccidersi la vince.
E, se vuoi saperla tutta, non è la paura di uccidersi che la vince, è la paura del momento che passa fra quando la morte è inevitabile, e quando l'hai deciso.
Vabbè.
Magari ci sono cose più carine di cui parlare. Prova a guglare "zibetti" su you tube. Centra niente, ma è divertente.
Danilo
Due cose ancora (premetto, non fosse platealmente evidente, che sono ubriaco).
La prima è che, Artemisio, se trovi Lady Day impegnativa, è un problema tuo.
E la seconda è che Woland, checchè ne pensi lui di se stesso, è una brava persona.
Ho premesso di essere ubriaco, giusto?
Danilo
Danilo, nessuno scaricava su di voi le mie difficoltà in merito, per l'appunto. Ed era comunque un discorso molto più generico, il mio. Magari domani, da sobrio, te ne renderai conto. Fondamentalmente, comunque, hai ragione.
Artemisio: sì, di mattina magari mi spiego meglio. Volevo dire che dietro Lady Day c'è una complessità assurda, ma serve ad ottenere il risultato di un'estrema semplicità di ascolto, secondo me.
Solo per questo non mi pareva impegnativa, ecco. Certi pezzi di Monk o di Gillespie ti (mi) tirano scemo per riuscire a seguirli, ma non direi lo stesso di Billie.
Danilo
Sono d'accordo, il discorso da me fatto non era totalizzante ed universale, ma riferito ad una tendenza media - diciamo - e strettamente soggettivo. E la cosa è valida per ogni genere, dopotutto (tranne debite eccezioni). Un disco dei Radiohead (magari KidA rispetto a, che so, the bends) per me è sicuramente più impegnativo di uno dei pearl jam, che a sua volta lo è più di uno degli U2 (che tra l'altro mi fanno abbastanza cagare). Oppure per i Tool, ad esempio, ho avuto bisogno di tempo per metabollizzarli. Ripeto, è un fatto prettamente personale e comunque dovuto alla mia pigrizia, che costituisce un forte deterrente all'ascolto di cose nuove, magari anche nuovi dischi di artisti o band che conosco già e che stimo. La mia personale teoria è che ogni appassionato di musica, per successive approssimazioni e "miglioramenti", o comunque per usufruire di qualcosa che senta come innovativo, arrivi prima o poi al jazz come forma musicale completa e "vera", riconoscendo e trovando in esso tutti i gangli fondamentali presenti in altri generi. Io, che in casa mi muovo con la sedia a rotella e frullo il cibo per berlo con la cannuccia, ancora non ce l'ho fatta.
Ero venuta a vedere perche' pisciavi in testa ai gatti
poi ho visto che gente ubriaca commenta i tuoi post con deliri vari e allora forse mi e' tutto piu' chiaro
Zio Giorgio: _esattamente_. Il più bel pezzo jazz mai scritto. Io preferisco la versione di Mulligan e Monk, ma non la trovo su you tube.
Artemisio: "Io, che in casa mi muovo con la sedia a rotella e frullo il cibo per berlo con la cannuccia, ancora non ce l'ho fatta."
Mi dispiace, ma cazzo c'entra con l'ascoltare il jazz? Voglio dire, c'è una qualsiasi attinenza fra le due cose? Frullare il cibo predispone al metal?
(Sono sobrio)
Danilo
Volevo solo farvi pena. No dai, il senso è che sono pigro. Pigro, l'ho detto più volte. E a me il jazz (non tutto) richiede attenzione. Altrimenti potrei anche star lì a dire "uao, ascolto jazz, guarda quanto sono figo, vuoi scopare?" mentre in testa c'è Jessica Rabbit che si spalma il doposole sulle tette. Sono talmente pigro da avventurarmi solo raramente in territori a me sconosciuti o non facilmente digeribili di primo acchitto, anche musicalmente parlando.
No, davvero, volevo solo farvi pena.
Nella mia testa il concetto è limpido come la fedina penale di Hallo Spank, spero di averlo reso sufficientemente chiaro. Vado a farmi un giro in sedia a rotelle.
Artemisio: non mi fai pena. Al limite mi dispiace. Spero sia la risposta giusta, ma comunque è quel che penso.
Danilo
a me comunque il gèzz prima di innamorarmene mi faceva schifo.
Dite tutti cosa molto vere, ma io ho postato un' altra cosa ed è più educato andarla a leggere che rimanere in coda a questo post a parlare tra di voi di quanto vi piace il jazz.
(Gne).
Fare pubblicità sullo stesso blog a un post adiacente a quello di cui si stanno leggendo i commenti è la cosa più ridicola che abbia mai visto.
Ora però vado a leggerlo
Quindi ha funzionato.
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