venerdì 26 dicembre 2008

NATALE ALL' INFERNO

Goffredo Busoni (Crisitan De Sica), brillante broker della borsa di Milano, scopre che il suo amico di una vita Rodrigo Lardazza (Massimo Boldi), allevatore di panda per la ristorazione, ha una passione per i travestiti polacchi. Decide quindi di fargli un regalo: l' aids. Contatta quindi tale Macek (ora Sigismonda) e, previa essersi assicurato della sua positività al test dell' HIV, lo invia come dono di Natale alla cena della vigilia della famiglia Lardazza.
Quello che Busoni non sa è che in quel momento Rodrigo non è a casa sua, bensì in un monolocale a Bovisa, nel quale sta picchiando la figlia adottiva Marika (Cristina Capotondi) affinché questa gli fornisca una fellatio. Purtroppo il pestaggio risulta eccessivo e il cranio di Marika riversa quasi tutto il proprio contenuto su un delizioso parquet appena lucidato col ProntoLegno. L' ira e lo sdegno di Rodrigo lo spingono a utilizzare comunque tutti i fori della sventurata (compreso quello del cranio, interpretato da un grande Claudio Bisio) fino ad eiaculazione comunque precoce.
Tornato a casa, Rodrigo trova tutti e sette i membri della sua famiglia (interpretati magistralmente da un camaleontico Massimo Dapporto) che copulano con Macek-Sigismonda, accompagnati dalle fragorose risate di nonno Stefano (Gabriele Lavia) che nel frattempo, non si sa bene per quale motivo, sta frullando dei passerotti in un minipymer.
Lo sgomento spinge Rodrigo a verificare i fatti, ma solo dopo aver ucciso il travesta polacco con un pastamatic (Enrico Papi).
Tempo due mesi e la malattia si porta via tutta la famiglia Lardazza meno Rodrigo, che è tanto indignato da evitare l' aggiunta di olive nel suo Martini Dry. Scoperto grazie a un ex-spia del Sismi (Pio Pompa) il mandante del travestito, Rodrigo invita Goffredo in un viaggio in India col suo aereo privato, fornito gentilmente dall' ex-comandante della Guardia di Finanza Speciale (Roberto Speciale).
Goffredo, non sospettando niente, accetta. Una volta arrivati, Goffredo viene drogato ed abbandonato in una bidonville alla periferia di Mumbai, nudo e con una banana nel culo. Dopo un lungo percorso di iniziazione e sodomia da parte di alcuni profughi pakistani, Goffredo ritrova l' amico in un bordello, tutto intento a cercare di stipare il suo uccello cerebroleso da qualche parte in una neonata (Shilou Pitt). Proprio mentre Goffredo sta per colpire Rodrigo alle spalle con una scimitarra (Magdi Cristiano Allam), una violenta esplosione risuona nelle vicinanze, seguita da molte altre sempre più vicine.
I due si risvegliano in un incubo bellico, circondati da sirene di ambulanze, militari, reparti speciali e folle in lacrime, entrambi nudi e con una banana nel culo (due ottime Anna Finocchiaro e Alba Parietti). In una toccante scena neorealista di umanità ritrovata, Rodrigo rivela a Goffredo di aver invitato, pochi giorni prima, anche tutta la famiglia dell' amico, e di avergli pagato un soggiorno in uno degli alberghi a rischio attentati, che -coincidenza- è appena esploso.
Mentre Goffredo si contorce dal dolore, Rodrigo, sfilandosi la banana dal culo, scorreggia. Liberatosi dal gas e rilassatosi, Rodrigo salta sullo stomaco di Goffredo, che non riesce a reagire per le troppe lacrime, e di conseguenza scorreggia via la banana dal suo culo, con un effetto sonoro misto che non mancherà di sbellicare il pubblico italiano.
I due vengono raccattati dalle forze ONU e rispediti a casa, dove troveranno solo povertà, crisi economica e avvisi di sfratto sulle rispettive porte. Si ritroveranno solo il Natale successivo, in una mensa della caritas, dove incontreranno anche i loro produttori e il loro staff di un tempo, intenti a litigarsi la coscia di una prostituta pugliese morta (Giusy Ferreri). Aggiuntisi alla gazzarra per il cibo, finiranno per divorarsi l' uno con l' altro tra urla isteriche e pianti nervosi, filmati per tutto il tempo col cellulare da un ragazzino algerino che per lavoro spaccia crack fuori dalle elementari.

Titoli di coda.

Exit music: "Hallelujah" di Jeff Buckley.

Appuntamento all' anno prossimo.
Grazie.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Questo scritto è chiaramente opera di una mente illuminata.

Unknown ha detto...

Infatti è di Umberto Eco.

Anonimo ha detto...

Pensavo più a Gabriele La Porta.

Unknown ha detto...

Altrimenti lui muore.

Anonimo ha detto...

Per dovere di cronaca:

Buonasera, e benvenuti a La Porta dell'anima, ricordo la porta dell'anima va in onda che va in onda tutti i lunedì, martedì alle cinque sabato dalle due alle sette fino al tre lugno, giuglio, lugno, undicembre, dodicembre e tredicembre. Oggi è il tre marzo 1960 e ho quattordici anni. La volta scorza abbiamo parlato della conoscenza. Questa settimana invece parliamo della conoscenza ovvero della conoscenza come la volta scorza altrimenti lui muore.