sabato 20 dicembre 2008

Tra il serio e il faceto

Il Ministro della Repubblica Sacconi ha fatto il passo. Ignorando una sentenza definitiva che dà luogo a procedere all' interruzione dell' alimentazione forzata di Eluana Englaro, ha messo un "veto" politico al trasferimento della donna nella clinica che si è fatta carico di eseguire la rimozione del sondino che la tiene in vita.

Questo è il fatto. Ma qualcosa passa quasi inosservato, disperso nel vento della normalità. Normalità che si sparge nell' aria come effluvio di sterco. Il Ministro semplicemente non può farlo. C'è una sentenza. Sacconi sta interferendo con la legge. Ne più né meno. Ricatta col suo potere, in maniera squisitamente mafiosa, chiunque si dimostri disponibile ad applicare un provvedimento che deve essere applicato. Non "che può". Che deve.

Ora, se io fossi in stato vegetativo da 17 anni e mi svegliassi all' improvviso, la prima cosa che direi sarebbe:
"Devo pisciare. Chi è questo stronzo che sorride?"
"E' il ministro Sacconi. E' venuto a vedere il miracolo. Sta arrivando anche il Papa", Risponderebbe un medico.
"Merda. Portatemi da qualche parte".
"Non si può. C' è la conferenza stampa, e poi non puoi essere dimesso. Viene anche Vespa".
"E' troppo. Me ne vado io".
"Non hai più i muscoli. Non credo potrai fare molto più che cacarti addosso".
"Si? Beh, mi tratterrò ancora un po'. A che ora arriva il papa?"

Spero che Eluana muoia presto. Ma non disdegnerei che fosse preceduta dalla CEI per intero.

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