sabato 12 settembre 2009

USELESS THAN A SECOND HAND FART

All' alba di un giorno qualsiasi, mi muore Mike Bongiorno. E va bene. Il post che volevo fare, in proposito, l' ho fatto. Mi direte che è minimale, ma è esattamente quello che volevo per lui. Il posto che Mike Bongiorno occupava nella mia vita è identificabile, in via analogica, con l' epitelio del cranio del bengalese calvo che vedo dal mio balcone quando guardo giù. E' sempre lì intento a farmi credere di stare parlando con qualcuno, mentre oramai so benissimo che si tratta solo di indefferenziati borborigmi simil-islamici/hindi/urdu volti a proteggere la sua privacy da chi possa pensare che abbia in mente un attacco terroristico all' Auchan di Casal Bertone (Rm).

Il fatto è che quest' ometto, probabilmente assai simpatico -una volta abbattuta la barriera culturale, l' asimmetria linguistico-informativa ma soprattutto quella impenetrabile coltre odoripara di curry, rabarbaro e misteriose radici psicotrope dell' alto Indukush che lo circonda- ecco, quest' ometto occupa nei miei pensieri uno spazio davvero minuscolo. Talmente minuscolo che in questo momento scrivo di lui, ma non ci sto pensando. Sto in effetti pensando a come sarebbe bello avere delle tette sul collo per rilassarsi con un massaggio autoindotto. Pensate quanto poco me ne fotte del cranio del bengalese.

Ecco, la cosa strana è questa, che pur suscitandomi il suddetto individuo tale povertà d' interesse e passione, (mmh) (queste tette sul collo sono uno sballo), egli occupa nella mia vita uno spazio assai, ASSAI, più importante di Mike Bongiorno. Mike Bongiorno, nella mia testa, rasentava per inutilità il concetto di "filologia ugrofinnica". Ma di più, perché tramite la filologia puoi scoprire alcune cose molto più interessanti di Mike Bongiorno, come per esempio la composizione per generi e sclatte sociali delle schiere rituali che in Livonia si radunavano la notte per adorare un grassissimo coniglio di nome Fausto.

Mike Bongiorno era più inutile di uno spremidodo, se mi passate il paragone. Talmente inutile che a tratti mi sembrava di doverlo comprare (intendo Mike Bongiorno, non lo spremidodo)(che per la nota ho già comprato alla sagra dell' inutile a Faenza nel novantesette)(Padrino della manifestazione non era Mike Bongiorno, perché secondo gli organizzatori Mike Bongiorno non serviva troppo a niente).

Talmente inutile che Blogger(TM) si rifiuta di salvarmi la bozza di questo post ("Generical Error 230000000 00001 x00008 x00009", che in linguaggio macchina vuol dire pressappoco "Col cazzo che ti faccio comparire il tasto "publish").

Lasciatemi quindi stupire, mentre sobillo cattiverie d' autunno da infilare a caso nei prossimi post, della folla chilometrica ai funerali e dell' italico abbraccio a Mike Bongiorno e alla sua attesissima dipartita (a soli 85 anni: non so, volevano impagliarlo?).

Impagliarlo sarebbe stato una buona mossa. L' avrebbe reso espressivo. E meno nocivo. Mike Bongiorno, dicono questi giorni, "ha praticamente inventato la televisione".

Wow. Grazie mille.

E invece di colpirlo fortissimo con uno scappellotto sulla sua mediocre e noiosa nuca di vecchio rincoglionito? Un funerale di stato. Il livello di uno stato, di una cultura si misura anche dai morti che si glorificano.

Mi sa che, con tutto il rispetto per gli animali estinti, era meglio lo spremidodo.

(Mh, queste tette sul collo...)

10 commenti:

Anacronista ha detto...

Appunto. Dicono che ha inventato la tivvu come se fosse un merito. Io, se mi dicessero "hai inventato la tivvu" me la prenderei a morte.

Unknown ha detto...

Questo tizio è nato, è cresciuto e dè cascato sull' uccello.

F.T. ha detto...

"Il livello di uno stato, di una cultura si misura anche dai morti che si glorificano".

Parole sante.

Unknown ha detto...

Anche: sostituire a scelta "morti" con "mediocri"

Anonimo ha detto...

Ma dici che non era impagliato? Io ne ero convinto da anni.
Mi fai crollare una certezza, lo sai questo?

Danilo

Anonimo ha detto...

Però secondo i biografi ha fatto la resistenza... i nazisti devono averlo riprogrammato, sennò certe cose non si spiegano, boh

l'avv ha detto...

io la filologia ugrofinnica un po' l'ho approfondita. quanto al defunto, basti ricordare che è defunto a montecarlo, luogo dove presumo risiedesse (è solo una supposizione) e dove quindi - se la mia laurea non è così inutile come uno spremidodo - si apre anche la successione.
attendiamo ansiosi notizie su baudo.

Unknown ha detto...

Successione? Mio dio, no.

E poi Baudo? Cosa gli succede a fare che tra un lustro o due anche lui va a fare da dispensa sotterranea per anellidi?

Dovrebbero nominare tipo Carlo Conti. La mediocrità galoppa più veloce della nostra immaginazione, o sodali.

regulus21 ha detto...

La "dispensa sotterranea per anellidi" m'ha fatto schiattare :D

E pure il titolo.

E pure la "filologia ugrofinnica". Un po' meno le tette sul collo: dipende dalla misura, neh! :)

Anonimo ha detto...

sulla repubblica di oggi in merito al sin troppo considerato emmebì si diche che "grazie a lui l'italia si è unita".

se questa onda emozionale non scema repentinamente, poco ci manca che gli attribuiscano i miracoli di fatima... già vedo i titoli: "NON ERA LA MADONNA! già pronte le pratiche per la santificazione"