Le cose sono andate grossomodo in questo grosso modo. Stavo mettendomi a paro con le letture del blog di Astutillo Smeriglia che tra l' altro, non so per quale motivo, ho trovato linkato sul mio. Forse è un hacking, o forse questo tubetto di Pritt era scaduto. Ma magari è anche possibile che quelli di Splinder siano più yeah, e noi di blogspot più nyahh!; il fatto è che i template non me li so fare da solo perché capisco di questa roba quanto ne capisce una cinciallegra storpia (per dirla con Pascoli, che tanto non può dissentire perché è schiattamuorto). E quelli preconfezionati di splinder mi facevano cacare. Ma perché questo preambolo? Perché? Dio quanto mi odio.
Comunque. Mi stavo mettendo a paro con la lettura dell' archivio di suddetto blog, quand' ecco prorompere in me l' inaspettata pienezza e la rassicurante precognizione di un evacuazione imminente. Per chi avesse fatto il tecnico, dovevo cacare. Allora, che fare? Azionare il tastino del wireless e correre sul trono, previa confezionamento sigaretta di tabacco (tra l' altro: se invece de "IL FUMO UCCIDE" avessero scritto "FACILITA LA DIURESI" forse la gente morirebbe prima, ma con minori costipazioni e io sarei contento per entrambe le evenienze).
Ma ecco che, sgranellata la prima massa tuberosa (sono trash perché sono troppo sensibile e buono per essere sensibile e buono) e posizionato il computer sul bidet, mi imbatto nel post su Zenone che non conosce lo zero e propone corsa con tartarughina.
Ad un primo risvolto di coscienza mi accorgo di stare ridendo, il che, in una persona autoironica fa si che -considerata la prassi defecatoria e l' assurdità di ricevere un segnale ultramoderno tramite una scheda di acquisizione segnale di rete mentre si sta annusando con una punta di orgoglio l' efficacia del proprio intestino di riprodurre anche dopo molte ore l' odore "porchetta"- la risata aumenti esponenzialmente.
Quindi, essendo la risata legata alla muscolatura -soprattutto addominale- accade che le contrazioni dovute a tale risata pieghino il mio corpo di lato.
Senza contare la reazione addominale-sfinterica sussidiaria, ossia la salva di peti più o meno costellati di particole di merda che, sparate dalle contrazioni risogenerate vanno a ledere le piastrelle che ho pulito -guardacaso- proprio ieri.
Ma torniamo al mio corpo che si inclina di lato. Essendo il suddetto corpo (il mio, sto parlando del mio, stupide teste di cazzo) vincolato dai pantaloni che gli serrano le caviglie, la difficoltà di mantenere l' equilibrio portano la mia mano destra a sostenere il peso del mio corpo posandosi sul pavimento, e viceversa la mia mano sinistra a tenere il computer per evitare di pagare i 300 euro di riparazione più stupidi della storia dell' umanità.
Compiendo questo movimento accuso un dolore allo sfintere, e pur continuando a ridere, mi accorgo di essermi lussato l' ano.
Grido, ma dalla mia bocca non esce un grido, bensì un panegirico scritto anni prima (1974) da Mogol (1794) nell' ambito di una situazione molto simile (1497), ma generata dall' abuso di minore (4971). Preoccupato, controllo in giro. L' ano mi duole, ma la mia merda sta bene.
Ciò purtroppo non può esimere il signor Astutillo Smeriglia dalle ovvie conseguenze. Indi per cui, abbia l' accortezza di controllare la cassetta della posta (non elettronica), rimuovere il muschio sovrastante, peraltro metafora di puzzolente solitudine, e di prelevarne la lettera dei miei legali nella cui annuncio querela.
Grazie
Comunque. Mi stavo mettendo a paro con la lettura dell' archivio di suddetto blog, quand' ecco prorompere in me l' inaspettata pienezza e la rassicurante precognizione di un evacuazione imminente. Per chi avesse fatto il tecnico, dovevo cacare. Allora, che fare? Azionare il tastino del wireless e correre sul trono, previa confezionamento sigaretta di tabacco (tra l' altro: se invece de "IL FUMO UCCIDE" avessero scritto "FACILITA LA DIURESI" forse la gente morirebbe prima, ma con minori costipazioni e io sarei contento per entrambe le evenienze).
Ma ecco che, sgranellata la prima massa tuberosa (sono trash perché sono troppo sensibile e buono per essere sensibile e buono) e posizionato il computer sul bidet, mi imbatto nel post su Zenone che non conosce lo zero e propone corsa con tartarughina.
Ad un primo risvolto di coscienza mi accorgo di stare ridendo, il che, in una persona autoironica fa si che -considerata la prassi defecatoria e l' assurdità di ricevere un segnale ultramoderno tramite una scheda di acquisizione segnale di rete mentre si sta annusando con una punta di orgoglio l' efficacia del proprio intestino di riprodurre anche dopo molte ore l' odore "porchetta"- la risata aumenti esponenzialmente.
Quindi, essendo la risata legata alla muscolatura -soprattutto addominale- accade che le contrazioni dovute a tale risata pieghino il mio corpo di lato.
Senza contare la reazione addominale-sfinterica sussidiaria, ossia la salva di peti più o meno costellati di particole di merda che, sparate dalle contrazioni risogenerate vanno a ledere le piastrelle che ho pulito -guardacaso- proprio ieri.
Ma torniamo al mio corpo che si inclina di lato. Essendo il suddetto corpo (il mio, sto parlando del mio, stupide teste di cazzo) vincolato dai pantaloni che gli serrano le caviglie, la difficoltà di mantenere l' equilibrio portano la mia mano destra a sostenere il peso del mio corpo posandosi sul pavimento, e viceversa la mia mano sinistra a tenere il computer per evitare di pagare i 300 euro di riparazione più stupidi della storia dell' umanità.
Compiendo questo movimento accuso un dolore allo sfintere, e pur continuando a ridere, mi accorgo di essermi lussato l' ano.
Grido, ma dalla mia bocca non esce un grido, bensì un panegirico scritto anni prima (1974) da Mogol (1794) nell' ambito di una situazione molto simile (1497), ma generata dall' abuso di minore (4971). Preoccupato, controllo in giro. L' ano mi duole, ma la mia merda sta bene.
Ciò purtroppo non può esimere il signor Astutillo Smeriglia dalle ovvie conseguenze. Indi per cui, abbia l' accortezza di controllare la cassetta della posta (non elettronica), rimuovere il muschio sovrastante, peraltro metafora di puzzolente solitudine, e di prelevarne la lettera dei miei legali nella cui annuncio querela.
Grazie