giovedì 28 marzo 2013

ESSERE CASALEGGIO



Bentornati.

In queste ore di mestizia e di giubilo (mestizia per il fatto che moriremo tutti, giubilo dovuto al fatto che il nuovo Papa è simpatico), mi preme tornare a scrivere su queste pagine perché un piccolo grande evento ha destabilizzato la rete, guadagnandosi il diritto a un ipotetico processo in sede civile.

Sto parlando del fenomeno twitter di @casalegglo.

In queste ore febbrili, mentre un manipolo di nerd arroganti che credono che wikipedia sia un progetto web di Jean Jacques Rousseau si sbatte tantissimo per riportare in auge il concetto di «tessera annonaria», io e i miei sodali dell'umile ma ebbro Diecimila.me abbiamo dato voce, anima ed eloquio a quello infinito silenzio che a questa voce siamo andati comparando.

La storia è ormai storia, ed è raccontata qui.





giovedì 7 giugno 2012

Il Teatro Del Mondo

Scimmie del Quarto Reich - Blasfemia su pixel - jAsOn, 2012

 Cari benzinai sessantottenni detonomani,
Anche oggi avete deciso di vendicarvi su ignare adoloscenti pugliesi per un torto subito anni fa dalla ASL di Barletta? O siete mitomani ansiosi di scagionare misteriosi servizi segreti bulgari?

Sia come sia, prendetevi del tempo. E non intendo trentatré anni senza condizionale con annesso linciaggio. Rilassatevi. Pensate a cose belle. I fiori, i cuccioli, la specchiata onestà di Formigoni e De Gregorio, l'efficienza della macchina politica italiana e la solidarietà interna che dimostra in frangenti dolorosi come quelli attuali. Pensate alla spiaggia, agli ombrelloni, al mojito, al sesso anale. Non per forza in quest'ordine. Formigoni d'altronde è ancora vergine, dice lui. Ma intende sul davanti.

Se nel precedente elenco siete stati colpiti dalla voce "sesso anale", mettete pure da parte le vostre frustrazioni quotidiane e leggetevi "Il Teatro del Mondo", la nuova tonitruante farsa di Scimmie del Quarto Reich, sempre su Diecimila.me, in cui vengono omaggiati grandi protagonisti del novecento: la tragedia familiare russa, la tragedia familiare italiana, la morale cattolica, il futurismo in fase anale, e quello spassoso fogliaccio reazionario che è il Corriere della Sera.

Mi raccomando: non leggetelo troppo velocemente, o contrarrete l'HIV.

Novità di questa settimana è la splendida copertina della rubrica, confezionata dall'errimo jAsOn, per il quale ormai gli aggettivi non sono altro che parti del discorso unite a un sostantivo, col quale si accordano in genere e numero e lo qualificano o lo determinano.
Visto che nella home page di Diecimila, purtroppo, una parte dell'affresco è stata inghiottita dalla descrizione della rubrica, vi ho messo l'originale là sopra, nel caso vogliate affiggerlo alla bacheca della vostra parrocchia.

E con "nel caso", intendo "immediatamente".

Ci vediamo giovedì prossimo. In questura.




venerdì 1 giugno 2012

Vagine spiritiche e dei pentacolitici - Coming Soon

Vagina spiritica e Dio Pentacolitico - Dettaglio del tableau d'apertura di "Scimmie del Quarto Reich"

La settimana scorsa non ho scritto. L'ho presa di vacanza per fare una cosa di rilevanza sociale.
Sono andato in carcere a salutare Mauri, il capitano della Lazio, dentro per la storiaccia del calcioscommesse. Mi ha detto che è molto pentito, che gli dispiace una cifra ma popo tanto tanto ahò. Poi mi ha dato 4 a 1 la sua scarcerazione entro luglio con riduzione dei capi d'accusa del 50% entro i supplementari e doppietta di sputtanamenti illustri.
Io l'ho presa male, ma gli ho fatto gne gne perché io tanto avevo già preso terremoto vincente sui capannoni emiliani, che pagavano 1 a 1 e mi sembrava un affarone.
Poi, confuso e felice come una Carmen Consoli finalmente in menopausa, sono uscito da quel tetro, cinico e maleodorante buco di culo (nel frattempo mi ero difatti recato nello spogliatoio della Lazio a portare le mie condoglianze e una bottiglia gran riserva di Mumm) e mi sono messo a pensare a cosa succederebbe se i corvi vaticani costringessero il Papa a un nuovo esilio Avignonese.
Dal clash cronologico che ne è seguito ha avuto origine "Sous le Pont d'Avignon", la nuova puntata di Scimmie del Quarto Reich, su Diecimila.me.
Che vi invito, anzi, vi obbligo a leggere.
(Venti euro su una lettura entusiasta e quindici su una lettura compiaciuta. Una lettura delusa ve la metto 6 a 1 e in caso ci metto anche due palchi smontabili antisismici di quelli per costruire gli spalti della Festa della Repubblica).

Il post è di ieri, in realtà, quindi mi preme ricordarvi che oggi c'è anche il pezzo nuovo (come tutti i giorni, e quello di oggi è di CoqBaroque) e quindi il pareggio nella lettura dei post sta attualmente a 1.65, terreno scivoloso, cambio gomme al secondo giro.

Scusate la confusione, ma io e un misterioso figuro che avete già conosciuto stiamo lavorando maniacalmente (esiste un altro modo di lavorare?) alla copertina della rubrica, presto online sempre su Diecimila.me, di cui potete vedere un piccolo dettaglio in assoluta anteprima là sopra, all'apice del post.
(Se volete altri dettagli prima dell'uscita ufficiale, mandateli a RaduAlbianaBETKILLAH@mafiarussa.org, che è uno che mi aiuta a gestire l'account paypal)

A presto e buona estrema unzione.

venerdì 18 maggio 2012

Silly Monkees & Tears in Heaven


L'altroieri ero al telefono col Papa, come al solito, per dettare la linea del vaticano sull'aborto.
Avete visto la marcia antiabortista a Roma? Beh, l'idea dei feti sulla croce è mia. Com'è ovvio. L'avrete pensato anche voi.






E mi è riuscito benissimo anche lo slogan di Maria, su questo cartello a sinistra. Fa parte della mia campagna di spin Tears in Heaven, presto nelle miegliori salumerie sociali. Aspetto le congratulazioni su carta sindonata.

E niente, questo per dire che ieri Joseph mi ha detto

Feramente pello laforo su marcia aporto. Ma ti folefo tire: perké tu no fa pezo ti tiecimila su faticano?

Giuse', il pezzo sul vaticano me lo devo preparare bene. Adesso ci ho questo pallino della Lega che mi dà un sacco di soddisfazioni. Ho un'idea carina sulla battaglia di Legnano e Alberto da Giussano, vediamo come viene, la sto scrivendo adesso.

Ah

Che fai, fai l'offeso?

No, fikurati. Mah. Però eko, io ci tenefo, zai che a me piacia kuando mi fai fare personacio ti tue farze apokalitike.

Giuse', perché parli in finto tedesco? Il mio pubblico sarà pure variegato, ma tendenzialmente non va matto per Crozza e Fiorello.

Scusa. Fa parte del personaggio. Dice fa ridere. Comunque, perché almeno un po' di papato non ce lo metti?

Ci metto Alessandro III, ok?

Figata.

Ci lavoro su e ti mando il link.

Daje.

Quindi niente Giuse', tieni il link, te lo metto qui in pubblico, così ce l'hanno tutti. Si chiama Dall'Alpi alla Sicilia, da qualche parte c'è Legnano. Ci sentiamo per il post della settimana prossima.

Baci,
Tuo Satana.
(Lol)


giovedì 10 maggio 2012

Alba dalle dita rosate

Ve lo immaginate un parlamento europeo pieno di nazisti?
L'ho chiesto ridendo a mio nonno partigiano e gli è venuto un ictus. No, scherzo, non ho un nonno partigiano. L'ictus gli è venuto solo perché dio è malvagio.
Non è vero neanche questo. Nonno sta bene, stava nella X Mas ed è contentissimo che nel parlamento greco siano entrati dei gay bear palestrati repressi con la pelle coperta di rune che si chiamano come una canzone di Ivana Spagna. Perché mio nonno è malvagio, anche se non quanto dio.
Ma state tranquilli. Oggi, mentre facevo le mie abluzioni con la segale cornuta, ho visto un angolo della sua bocca piegarsi verso il basso, quindi è probabile che gli stia venendo un ictus.
A dio, intendo.
Mio nonno sta benissimo.
Purtroppo.
Ma siccome è rincoglionito, sono quasi riuscito a convincerlo che la X Mas fosse solo una canzone di John Lennon.

Veniamo a noi.
La preoccupazione monta l'Europa come mio nonno montava le capre in quell'afoso settembre del '43 durante la prigionia, e gli osservatori democratici sono nervosi come dei Signorini che non riescono a ordinare la loro cassa di popper su amazon.
Quindi mi sono chiesto cosa potessi fare io in proposito, e mi sono risposto "Ehi, potrei scrivere una farsa tragicomica che risolva tutti i nostri problemi".
Allora ho subito aperto il browser e mi sono messo a ordinare la mia cassa di popper su amazon.
Ma siccome non ci riuscivo, allora ho scritto una farsa tragicomica che risolve tutti i nostri problemi.
La trovate su diecimila.me, sotto l'evocativo titolo di "Mio nonno ha contratto malattie veneree in seguito all'utilizzo smodato di segale cornuta", titolo che ho poi deciso di commutare in "Eos Rododaktylos" (dal greco: "Dio ha avuto un ictus") per omaggiare quell'antico bardo cieco di cui ancora oggi non si conoscono le origini e la sorte, Aleandro Baldi.

Buona lettura.
Se poi avete del popper da vendere, tatuatevi una runa ariana sul pene e vi contatterò in privato.

Schnell a tutti.

sabato 5 maggio 2012

DIECIMILA

Dice che i blog sono morti. Ma se Andreotti, a 93 anni, dopo una crisi respiratoria ride e fa battute, non vedo perché io no.
Certo, la mia biografia è meno panicamente autoironica. Io non ho fatto parte della costituente e baciato un boss mafioso.
Resta da vedere se arriverà prima una nuova costituente o una generazioni di boss mafiosi molto sexy.
Cioè, guarda Alfano.
È brutto.
E non è neanche un mafioso, dice il mio avvocato.
Scherzo.
Non ho un avvocato.
Ma posso sempre dare venti euro a un'amica bruttarella in tailleur perché gridi «ASSOLTO! ASSOLTO! ASSOLTO!» davanti alle telecamere del TG1.
È uguale.

Dice che Twitter e Facebook hanno ucciso i blog. Ma Twitter e Facebook sono già morti, perché sono troppo famosi, e c'era quella legge per cui quando una cosa è troppo famosa vuol dire che è morta.
Andreotti continua testardamente a confermare la regola.

Dice che i siti di satira sono morti. In verità dice che la satira stessa è morta, perché nel postmoderno bla bla bla, perché dopo Berlusconi la realtà ha superato bla bla bla, perché Crozza non fa ridere bla bla bla.

Certo che Crozza non fa ridere. Crozza non fa satira. Crozza è un complotto dei poteri forti per farvi credere che la satira corra affannosamente tra i poli dell'imbarazzo e della noia. O che la Dandini sappia cosa sia.

La satira in realtà è viva e lotta in un letto di ospedale, circondata da iene fameliche e vegliata da sinistre spirali disegnate da cupi avvoltoi.

Come Andreotti.

L'ironia è Andreotti, la satira sono gli avvoltoi.

Questo è il motivo per cui io e altri avvoltoi abbiamo deciso che era davvero il caso di unirci in una gilda di volatili calvi.
È con sufficiente entusiasmo e smodata carineria che vi presento DIECIMILA.ME, un sito fortemente voluto da gente non dico disoccupata, ma peggio ancora, per ristabilire l'ordine dell'universo.

Col vostro sostegno, potremmo riuscirci.
Non c'è ancora il logo, mancano ancora alcune cosette varie, stiamo aspettando il primo carico di armi e così via. Ma Waxen, il CEO dell'operazione, promette che io, Azael, Van der Gaaz, LoweRome, Spaam, Demerzelev, Mix, Giggi e Coqbaroque  in breve dovremmo muovere verso la kamchatka.

Intanto, ci trovate il primo post della mia rubrica Scimmie del Quarto Reich, L'Entéléchie Dans Le Boudoir.

È solo l'inizio, ma serve a sopravvivere.

Ad Andreotti.

venerdì 20 gennaio 2012

Fendinebbia


E poi c'è questa notte viscosa, o forse è una specie di nebbia. Va avanti da un po', s'inspessisce e s'incurva in se stessa. Un melanoma acqueo nebulizzato in cui guizzano goffamente sagome di humunculus la cui silouhette sta tra il ministro e il tenero omicida dalla faccia buona. Sì, quello, ad esempio. quello che spara a quattro negri (cioè, afroitaliani, cioè no, allogeni, cioè scusate, vucumprà - bisognerà decidersi, un giorno, tra il politicamente corretto, l'eugenetico il corrieristico) dicevo lui, che in realtà non era un assassino, ma un mite ragioniere intento a compilare un commentario filologico sulla genalogia dei nani in Tolkien. Quello che non ha niente a che fare con Casa Pound, se si esclude il fatto che la frequentava e che scriveva sull'ideodromo (e io che pensavo bisognasse avere il cervello palestrato, per riuscire a inventare idee degne di guerreggiare virilmente in un'arena) (L'ideodromo. Divertente. Mi chiedo se un negro sparato nell'ideodromo possa raggiungere la velocità della luce bianca). Quello che non ha avuto la prima pagina della Padania perché neanche nell'intostatissimo Nord è più tempo di eroi, e neanche il Boss con la umlaut (vergogna, dannazione, vergogna! Sono i valori-base) ha avuto cuore di metterci la mezza faccia.
Il brindisi di quello che disinfettava i sedili dei treni su cui viaggiavano gli immigrati si è sentito fino a Lampedusa e ha raccolto magari qualche sottile plauso, ma il gabinetto di guerra dei verdognoli era impegnato a spiare il menù di capodanno del nemico. In un gabinetto di guerra di quella fatta, d'altronde, non ci sono leggi. E il bolo è libero di chiedere la secessione e uscire dalla parte opposta. Che peccato. Sprecare una figura di merda così, prima di capodanno.
Volontà del divertentissimo Dio Po, che torna a farsi sentire calpestando - tutto ciccio e birroso com'è - le ceneri del Blocksberg e del Tir Na Nog.

Che i cinesi vengano uccisi a pistolettate, poi, è una specie di contrappasso del destino dovuto al loro numero: possono assistere quotidianamente alla decadenza di Roma, e un millennio e mezzo dopo Romolo Augustolo godono di una delle prime appartenenze storiche a un impero che non si vede, ma si percepisce dallo scontrino fiscale.
E poco più dietro, nella stessa nebbia, infastiditi dalla luce di qualche torcia raminga, i porporati siedono - perché questo sanno fare meglio, sedersi - probabilmente intenti a soppesarsi il pene azzimo.

E quindi, dicevo, non saprei, rimango assorto nella contemplazione. Vien male anche scriverne, perché si direbbe, pare, mi hanno detto, mi suggeriscono - ma scettici, eh, sempre scettici - che ci sia da qualche parte, in questo miasma freddino, una sorta di rivoluzione benvestita che equamente ripone le sue migliori sofferenze tra poveracci poveri e poveracci che nonostante tutto riescono - con sforzi belluini - a riempire i ristoranti. Ma c'è nebbia nelle frasi e c'è nebbia nei crani, quindi, ecco, vien male, oh Ermione.

Il potere pluto-giudaico - saran mica loro i benvestiti? Boh - rinuncia perfino al suo stipendio pluto-giudaico, ma una parte d'Italia (da Palermo ad Aosta) crede che sia dopotutto ragionevole che una testa di porco chieda conto del menù. Il giornalismo d'altronde è cittadino del mondo, e ha diritto di interrogarsi (e di chiamare vucumprà degli afroitaliani uccisi a pistolettate) (Bello "afroitaliani", ve'? Non usatelo, però. Badate. Ci servono negri di terza generazione in alte cariche dello stato, prima di poterlo usare. Serbatelo)(Magari mettete l'idea nell'ideodromo a correre con le altre).

La verve incontrollata di alcuni benvestiti mi suscita mozioni interne, tutte suadenti, tutte approvate. Mi sciolgo in moti di empatia precedentemente insospettabili, rivaluto la dilatazione anale come segno di un incombente futuro laborioso e mi inchino al valore instrinseco del potenziale. Forse, con un po' d'impegno, possiamo tornare a essere grigi, comuni e tristi. Il traguardo crociato. Dice che si chiama tecnocrazia, e che consiste nella scelta di utensili invisibili per far su fuochi meno fatui. D'altronde la gioventù è impegnatissima a imparare a memoria tutti i commi di tutti i nuovi codici di dilazione a disposizione del cittadino, e non credo che a breve possa sorgere una Jugend intellettualmente limpida e chiara, meglio ancora: ariana ("Pronto? Volevo parlare con l'ideodromo" "Un attimo che lo sveglio").

I professionisti invece sono liberi, anche se scarnificati dal valore aggiunto che gli viene imposto, in quel circolo vizioso che fa piangere miseria anche a chi non ricorda che l'ordine degli addendi vorrebbe che fosse la miseria a far piangere.
Senza dimenticare che quest'inverno sarà un dramma, se non si riuscirà a riempire gli alberghi d'alta quota.
Lo so che non è chiaro, inciampo un po' nella fraseologia, ma vi dicevo: c'è nebbia, c'è notte. O almeno: così "dice".

Il massimo della qualità vira all'impersonale, oppure (oddio, chesghìfo) allo spersonale. Oh, Gregge di Geni, i tuoi hashtag sono polvere di stelle. La prima rivoluzione col culo piatto.
Eheh. Centoquaranta caratteri. Pensavo valeste perfino meno, va'.
Siete molto carini.

Ah, dimenticavo.
Inutile confidare nel breve tempo in giovani energie rinnovabili, servirà comunque un sacco di petrolio per illuminare i prossimi vecchi dittatori.

Sì, questo, e poi buon anno, ovvio.