sabato 30 ottobre 2010

[Der untergang der welt] WOLAND IN QUANTO CARMELO BENE LEGGE SANDRO BONDI IN QUANTO POETA. TRITTICO DI AMORI IN UN UNICO MOVIMENTO.

In seguito all'insperato e tuttavia ovvio successo ottenuto dall'iniziativa, mi pregio di pubblicare anche sul blog questa felice bestemmia al cielo nata nell'ambito di FriendFeed, il social network in cui persone diversamente sociopatiche si son messe a leggere delle cose a caso in pubblico. Una specie di Hyde Park per guardoni isterici, quelli che monologano a lungo sul concetto di metafonesi per poi farsi un raspone davanti alla vetrina di una merceria serba. Categoria alla quale sono orgoglioso di appartenere, a giorni alterni. Il mio contributo:


[Segui questo link per riprodurre la vibrazione della superstirnga]

No?

E infatti. Quello che dico anch'io.

E poi c'è anche quest'altra cosa, sempre dedicata a tutti gli odio sleivs. Il post precedente a questo (quello di cui non avete capito una bertuccia crocifissa) (ma non avendo facoltà, ne avete paradossalmente facoltà) è stato spalmato sulla musica di Venetian Snares e sensualmente trasformato in una litania stufa e sexy dalla splendida voce di ROI.

L'effetto complessivo è di quando vai a teatro per dormire, ma hai un incubo in cui Lella Costa si strappa un feto dall'utero e lo dà da mangiare a uno smunto e triste Gianluigi Paragone vestito in tunica nera, nell'ambito di un più vasto concetto di riunione editoriale Mondadori.

O almeno così mi ha detto al telefono astrale Ulriche Meinhoff quando mi ha chiamato per congratularsi.

Comunque lo trovate QUI, sul suo tumblr.

Burzum Corda a tutti voi.

giovedì 28 ottobre 2010

Incubo cartesiano in forma di sceneggiatura sciolta [(TraumauerfabrikZwei/Zeitzeitung) noiosissimo, evitare la lettura]

C'è un cielo cinese sopra le testa dei congiurati. Il ragazzo imbiondito da un'eccessiva permanenza negli anni del dopo-muro sparecchia la tavola dalle incertezze. L'uditorio tace come in sonno. V'è necessità di un richiamo al pragmatismo.

Cosa facciamo?

Potremmo partire per la tangente.

Forse.

Secondo me è presto.

Le tue opinioni sanno sempre di ovatta.

E un approccio liberal?

Biondo, lo sai di chi sei figlio tu?

Bene, vieni avanti tu che mi viene da ridere.

Ok, facciamo "niente di nuovo sotto il sole", poi rabberciamo un po' di lessico sentimentale, non troppo alto, conteniamo i registri.

La Scazzi?

Occhiello.

Occhiello.

Occhiello.

...

Ah ah ah. Ci siete cascati. Che carini. "Occhiello".

Biondo, dacci qualcosa.

Sacrificio. Intemperie politiche. Lobbying. Ce n'è abbastanza per tenere le posizioni ancora più salde. "Ecco la verità". Ricordatevi: "verità". Insomma, da qualche parte deve starci.

Manuscript replica. Andiamoci pesanti. Faccio un cut-up.

Ma i contenuti?

E' arrivato quello dei contenuti.

Siete ancora in produzione?

In inglese, sì.

Assistere a questa riunione è come osservare un pappagallo fatto di crack attraverso un caleidoscopio.

Dimenticate che il nostro dovere è di non fare assolutamente niente. Tenere il timone. Dimenticatevi le barriere, sia economiche che percettive. Facciamo un ibrido, innestiamo le nuove tecnologie sulle vecchie tecnologie, le nuove tecniche sulle vecchie tecniche.

"À rebours"

C'est ça.

Ma poi, dopo?

Non c'è nessun dopo. Lessicomachìa. Facciamo tabula rasa per le idee del vecchio conio. E se non vi viene una frase abbastanza fatta, rifatela.

Però in fretta.

Hic et nunc.

Recta aedes.

Aeterna manet.

In Urbe Maxima.

Bravo, biondo. Tu sì che sei motivational. Non come il pelato, e le sue letterine.

Tutto questo non fa ridere. Non ha mai fatto ridere.

Neanche a me sta facendo ridere.

Neanche a me.

Neanche a me.

Me neither.

Tu non fai parte della sceneggiatura.

Fine, I'm out.

Ci siamo detti tutto?

Manca una cosa.

Dimmi.

Bunga bunga.

Bunga bunga.

Bunga bunga.

[Ripetono all'infinito, per sempre]

Il cielo cinese si schiude in una vagina fredda. Titoli di coda. Sostanzialmente, una delusione. E vai a capirci qualcosa

venerdì 8 ottobre 2010

OUTFIST

Una volta tracciata una linea sotto al post di Paolo Landi riguardo la performance della Sciarelli, da queste parti si pensava di archiviare l'ennesima pratica di fremdschämen sotto la dicitura "Prova della necessità di essere invasi da un qualsiasi esercito, basta che sia sufficientemente assetato di sangue, fascicolo 22294237/37".
Sottovalutavo però il livello di spirito di popolo che ci caratterizza, quella forma di solidarietà e di empatia che ci ha resi celebri nel mondo grazie a figure come Den Harrow, Lucky Luciano o il (v/m)ostro presidente del consiglio, e che va sempre più evolvendosi verso una forma di satira involontaria, quella satira a cui il ribaltamento degli ordinamenti sociali ha lasciato come unico materiale se stessa allo specchio.
La rapida escalation che dalla suspence ci ha condotti direttamente verso la necrofilia e verso uno share scappellato al rialzo -per cui alla Sciarelli spetterebbero un sacco di bacini e di "Come te nessuno mai"- non si è tramutata semplicemente in quella sensazione di obbrobrio e di armageddon tipica di quando scopri tua madre che fa una pompa a Sallusti. No.

Oggi sulla rete è comparsa questa cosa. Breve saggio:



I want to dedicate this outfit to you Sarah Scazzi, she is only 15 years old was raped after being killed by her uncle.

Un sorriso a tutti voi e a Sarah ( rip.) [SIC]

A parte la necessità oggettiva di candidare questo post a tutti i premi che la mente di Gianluca Neri è in grado di inventarsi, se non altro per dire che in rete c'è libertà eccome, e che la libertà consiste principalmente in quella disposizione illuministica per cui io difenderò fino alla morte il tuo diritto di farmi venire un calo di zuccheri, beh, c'è che la mia libertà di lasciarti un commentino dovrebbe essere data per scontata. Purtroppo però la vera Fashion Blogger modera i commenti, specialmente quelli scritti in un italiano corretto. Altrimenti non si capisce perché questo mio:

"La povertà mentale di tutto questo spingerebbe qualsiasi operatore sociale a porsi il dubbio se non sia il caso di chiedere altri fondi all'Unione Europea, se non altro per fornire a gente la cui intensità di pensiero va di pari passo al suo gusto estetico un buono omaggio per comprarsi calze che costino più di 5 euro, calze delle quali riderebbe perfino un nuovo arrivato cinese trovandosele davanti in uno scantinato sporco in cui si fanno i falsi di Hello Kitty.

Questo post è talmente ridicolo che non vale l'indignazione che per un breve attimo voleva spingermi a scrivere un post di raccolta fondi per minorati mentali"

Avrebbe dovuto essere moderato (e quindi sgangellato), mentre quest'altro -ad esempio- no:

"Mi spiace che non abbiate sapito cogliere il buono.che c'è in questo post, ma vi prego non inviate commenti.con bestemie sono squalliti e privi di sigbificato ma solo con lo scopo di offendere"

Forse perché questo l'ha scritto lei stessa. Ma la moderazione è una virtù che non è concessa a tutti. E quindi, scancellato il commento, il post che non volevo scrivere si è scritto da sé.

Forse se le fashion bloggers si limitassero al in-fisting invece che all'out-fitting, dandoci materiale più easy per fare da contrappeso, avremmo meno cuoricini di calza negli occhi e più motivi per masturbarci tranquillamente sul dolore degli estranei.
Ce n'è un gran bisogno. Siamo così tesi, in questo grande grosso manicomio federalista.

[AGGIORNAMENTO: La provvida fescion bloggher ha chiuso il blog, rendendolo visibile solo agli "invitati". Oh, non si fa così. Ma in fondo non importa, tanto ci avevo judo. Comunque questo qui è il link alla cache di Google. You're not going anywhere, my beloved hearty-outfit]

[I commenti su friendfeed]